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dipinto post 1828 - ante 1828

Maria, il capo velato, vestita di un manto azzurro sulla veste rossa, dà la mano ad Elisabetta che l'accoglie sulla soglia della casa con il marito Zaccaria. Le loro anziane figure, sottolineate dai colori viola e marrone dei manti, contrastano con il volto giovanile di Maria come pure la figura di Giuseppe che, con un manto marrone, sale i gradini della casa di Elisabetta reggendo un libro nella mano destra. Nelle vesti di Elisabetta, il solo elemento vivace è il colore verde azzurro della veste: il capo è coperto da un velo verde chiaro, trattenuto da uno scialle a righe annodato sotto la gola. Nel vano dell'ingresso, una donna, con corpetto rosso e camicia e grembiule bianchi sulla veste grigio azzurra, osserva la scena così come due piccole figure sullo sfondo di una prospettiva di edificiclassici emergenti sopra un alto muraglione ornato da gradi vasi fioriti. Un frosso vaso con un piccolo albero frondoso, posato su un alto plinto, conclude a sinistra la composizione. Nel cielo grigio azzurro, con nubi bianco rosate, alti sopra tre cipressi volano alcuni uccelli. Cornice rettangolare con fascia bombata

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • MISURE Altezza: 100
    Larghezza: 470
  • ATTRIBUZIONI Avondo Giovanni (1763/ 1829)
  • LOCALIZZAZIONE Grignasco (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La prima notizia dell'esecuzione del ciclo è del 1829 (ASDN, Vicariato di Romagnano, Visita pastorale Morozzo, 1819, tomo 418), ma è probabile che la data 1828 posta sull'affresco con la decollazione del Battista si riferisca alla realizzazione dell'intero ciclo. Lo stessi dicasi per l'autore Giovanni Avondo, citato per la prima volta a pochi anni dall'esecuzione del ciclo (G. Lana, Guida ad una gita entro la Vallesesia, Novara 1840, p. 148); il pittore fu successore di Rocco Orgiazzi alla cattedra di scuola di disegno di Varallo; egli ebbe la possibilità di attingere ai disegni del Borsetti e degli Orgiazzi, di cui riprende spesso schemi e soggetti compositivi, che sono conservati alla Pinacoteca di Varallo come "Raccolta Avondo" (M. Rosci - S. Stefani Perrone, Borsetti e gli Orgiazzi, Borgosesia 1983). Nella visita pastorale del 1829 il vescovo accenna anche ad un benefattore che finanziò la realizzazione del ciclo che è identificabil enel conte G. B. Viotti, come attesta un atto comunale del 08/11/1830 (ACGrignasco, Delibera 08/11/1830, Cart. 10, Consiglio delibere 1816-1837).. Il riquadro che lo incornicia, non era stato previsto dal progetto di Vittone, che aveva inserito organo ed orchestra sulle pareti laterali del presbiterio; ancora nel 1770, nella stesura dei capitoli per i lavori di finitura esterna, si era deciso di lasciare l'organo come nel disegno (ASNo, Deliberatio facta per Regentes Communitatis Grignasci 13/04/1770, all. A., Notaio G. B. Preti, Grignasco, 1767-1770, minutario n. 14); questo giustifica l'assenza delle decorazioni "rocaille" che ornano gli analoghi riquadri dell'abside. Le dorature della cornice sono attribuibili all'indoratore A. Chiara di Varallo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100033958-1.2
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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