apparizione di Cristo risorto alla Madonna

dipinto, post 1700 - ante 1727

Tela fissata su un telaio sagomato, centinato in alto e in basso; privo di cornice. Il Cristo, vestito di un drappo bianco-grigiastro, tiene nella sinistra uno stendardo bianco con croce rossa, mentre si protende verso la Madonna, vestita di tunica violacea, e manto azzurro, inginocchiata a destra e con le mani tese verso di lui. Il cielo tempestoso è giallo-marrone

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 191.5
    Larghezza: 103
  • ATTRIBUZIONI Mari Giovanni Antonio (1660/ Notizie Fino Al 1742)
  • LOCALIZZAZIONE Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le tele sono state ammorbidite e ripulite a cura del Ministero della Pubblica Istruzione, nel 1965-66, come da documenti in Archivio della Soprintendenza Beni Artistici e Storici di Torino, cartella "Torino, Chiesa dell'Annunziata", in particolare lettera del 19/09/1966, in restituzione di tre tele da parte della Sovrintendente Gabrielli, controfirmata per ricevuta dal curato F. Bottino. I due dipinti sono da identificarsi con quelli esistenti nella seconda cappella a sinistra della Chiesa, cioè quella dei Vellutai, e riportati dal Bartoli: "la tavola coll'Assunzione di M. V. e i due laterali, uno con Gesù Cristo, che si licenzia dalla Madre per incominciare la sua Passione, e l'altro collo stesso, che le apparisce dopo d'esser risorto, sono dell'ultime operazioni del suddetto Antonio Mari" (cfr. F. Bartoli, Notizie delle pitture, sculture ed architetture che ornano le chiese e gli altri luoghi pubblici di tutte le più rinomate città d'Italia, Venezia, 1776, p. 5). Il terzo dipinto, l'Assunta, è stato identificato in una tela rinvenuta nei matronei della Cappella dell'Addolorata e descritta alla scheda cartacea n. 76, in cui è ricostruita la storia delle tre tele. Mentre l'Assunzione viene sempre espressamente citata nella bibliografia successiva al Bartoli, non sempre è così per i dipinti delle pareti laterali. Il Derossi (cfr. G. A. O. Derossi, Nuova Guida per la città di Torino, Torino, 1781, p. 11) utilizza le stesse parole del Bartoli (e a sua volta il Derossi sarà citato pari pari dal curato Fantini in un foglio non datato, conservato nell'Archivio Parrocchiale, in cui si parla di questi e di altri dipinti conservati nella chiesa), il Paroletti fa menzione di "Tableau de l'Assomption avec le deux lateraux" nella guida del 1819 (cfr. M. Paroletti, Turin et ses curiositèes ou description historique de tout ce que cette capitale offre de remarquable dans ses monuments ses édifices et ses environs, Torino, p. 174), mentre non cita questi ultimi in quella del 1834 (cfr. M. Paroletti, Turin à la portée de l'étranger, ou Description des Palais, Edifices et Monuments de Science et d'Art, Torino, 1834). Nelle Notizie storiche sulla Veneranda Confraterinita della SS. Annunziata del 1861 (p. 21), mentre viene assegnata a Francesco Nuvolino detto il Panfilo l'Assunta, il soggetto delle tele laterali viene citato, riconoscendo in una "Il Comiato di M. V. dal Redentore, prima della sua partenza per la predicazione" e nell'altra "S. Gio Battista". Nell' Inventario delle spese intorno agli arredi s. mobili, lingerie, o fatti nuovi o riparati o regalati alla Par. a dall'anno 1835 all'anno 1891, di mano, successivamente, dei curati teol. Fantini e teol. Trucchi, ad annum 1862, il curato Trucchi parla ancora dell'ancona e i due quadri laterali che sono nella cappella dell'Assunta, ma in seguito non se ne avrà più menzione, né nell'Arneudo (cfr. G. I. Arneudo, Torino sacra, Torino, 1898, p. 62), né nel libretto sulla chiesa edito nel 1934 (cfr. T. Bianchetta, La Chiesa della SS. Annunziata, nel primo centenario della Parrocchia inaugurandosi la nuova facciata, Torino, Ajani, 1934), né nell'opuscolo curato dalla Confraternita nel 1964 (cfr. La Confraternita della SS. Annunziata, a cura dell'amministrazione medesima, Torino, 1964). I dipinti, che non trovarono collocazione nella nuova chiesa, saranno addirittura dati per perduti sia dal Tamburini (L. Tamburini, Le Chiese di Torino dal rinascimento al barocco, Torino s.d. (ma 1968), p.174, n. 30), sia da Carlo Caramellino nella voce G. A. Mari nel Dizionario Bolaffi (cfr. C. Caramellino, voce Mari, Giovanni Antonio, in in Dizionario Enciclopedico Bolaffi dei pittori e degli incisori italiani, Torino, 1975, vol. VII, p. 191)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100033672-2
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI telaio/ cartellino - Chiesa dell'Annunziata - Restaurata - corsivo - a penna -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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