In alto, su uno sfondo giallo oro è ritta su una nuvola la Madonna in veste rosso rosato, manto azzurro e velo verde-azzurro. Ha il capo leggermente reclinato a sinistra, e guarda verso il basso, con le mani allargate da cui scendono raggi luminosi. Ai suoi piedi, sempre in cielo, sono a sinistra una santa martire con la palma ai piedie e s. Agnese inginocchiata, con le braccia spalancate, vestita di bianco e di rosso-rosato. A destra vi sono un'angelo dalle ali azzurre e s. Cecilia, in veste rosso violaceo e manto verde, inginocchiata e volta a guardare in basso. Qui, su uno sfondo giallo oro più bruno, vi sono le Figlie di Maria inginocchiate in cerchio, con veste e velo bianchi ad ombreggiature azzurre e fascia celeste ai fianchi. In primo piano, a destra, vi è una bambina inginocchiata, anch'essa in veste bianca, ma con lunghi boccoli scoperti. Il verso è di seta blu con ricami in seta bianca. Tutt'intorno corre una cornice a treccia, interrotta a metà su ogni lato da una stella; al centro in altovi è una corona di dodici stelle, sotto il monogramma A M (Ave Maria) e due gigli incrociati. La frangia che è più lunga in basso, è in passamaneria d'argento
- OGGETTO stendardo
- AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
- LOCALIZZAZIONE Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Nell'inventario dei fondi e degli oggetti appartenenti alle Figlie di Maria del 1872 si trova così descritto il gonfalone: "In seta - Fondo bleu - munito di frange - ricamato - rappresentante la B. V. - bastone in conformità per rappresentarlo, sormontato da raggi e nuvole in legno parte aggiustate parte indorate". Mentre non si è rinvenuto il bastone, si è invece ritrovato il gonfalone, la cui descrizione citata risulta invero alquanto sommaria. La parte posteriore in seta blu ricamata è immediatamente identificabile, la parte anteriore ha una composizione più complessa che non la semplice rappresentazione della Madonna. D'altra parte è fuori di dubbio che lo stendardo sia quello delle Figlie di Maria, visto che un gruppo di esse vi è raffigurato e che alcune caratteristiche stilistiche corripondono agli anni precedenti la redazione dell'inventario, non lontano dalla data di fondazione della Congregazione, nel 1844. La parte superiore del dipinto ha infatti notevoli somiglianze con i modi di Francesco Gonin, che, per altro, è documentato attivo all'Annunziata nel 1852 (cfr. L. Tamburini, Le Chiese di Torino dal rinascimento al barocco, Torino s.d. (ma 1968), p. 177). Le tre sante, in particolare, sono molto vicine alla santa Cecilia del telone conservato all'Annunziata (cfr. scheda cartacea n. 88), databile al sesto decennio del secolo, di cui hanno l'ovale del viso, il trattamento dei capelli e del panneggio, i colori intensi e vivi. La s. Agnese poi ha il viso rivolto in alto che riflette, oltre il telone, anche gli affreschi nella Basilica Mauriziana di Torino, in particolare la "Speranza", che il Gonin eseguì nel 1858-1859. Alcune perplessità desta invece la parte inferiore del gonfalone, la cui stesura pare di diversa mano: le singole figure sono disegnate in modo poco preciso e un po' maldestro; i gesti sono convenzionali, ma senza l'eleganza delle Sante Martiri; il colore è steso con poca cura; la figura di bimba, come l'insieme del gruppo, ha un sapore di devozione affettata come si ritrova nella più ordinaria pittura sacra dell'Ottocento avanzato. Probabilmente lo stendardo è stato ritoccato e in parte rifatto. In questo senso andrebbero quindi intese "una spesa di poca enttà per lo stendardo" menzionata nel verbale dell'adunanza delle Figlie di Maria del 14 maggio 1899 e la discussione circa "l'opportunità di varie modificazioni da farsi allo stendardo della Compagnia", la cui spesa viene approvata nell'adunanza del 12 novembre 1900. Si può, dunque, plausibilmente ritenere che lo stendardo sia stato eseguito in un tempo vicino alla fondazione della Congregazione o non molto dopo, intorno alla metà del secolo, ad opera di un pittore di modi assai vicini a quelli di Francesco Gonin e che esso sia stato ritoccato e in parte rifatto tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100033671-0
- ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1984
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI verso/ al centro - M V - a ricamo -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0