Sacrum convivium. ultima cena

cartagloria,

Lavorata e dorata soltanto nella parte anteriore, mentre il verso è grezzo e laccato di bianco ai bordi. A forma di cartella ovale convessa con cornice liscia sostenuta da un largo peduccio centrale e da due volute laterali accartocciate verso l'interno. In alto vi sono due volute simili accartocciate verso l'esterno, mentre al centro vi è una grande voluta arrotolata verso l'interno dai cui lati fuoriescono due rametti d'ulivo simmetrici. La tabella cartacea incollata nella specchiatur reca al centro in alto la raffigurazione dell'Ultima Cena e in basso l'indicazione del tipografo. I peducci a voluta sono rinforzati nel verso

  • OGGETTO cartagloria
  • MATERIA E TECNICA CARTA
    legno/ intaglio/ doratura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Torinese
  • LOCALIZZAZIONE Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La cartagloria faceva probabilmente parte di una serie di cui non sono state rinvenute le due laterali. Il modello è quello della cartella ovale con voluta assai diffuso nel '600 e nel '700 e di cui esistono due esempi in legno con il monogramma AM nel matroneo della Cappella dell'Addolorata (cfr. scheda 01/00028792). Fra gli esempi seicenteschi si possono vedere quelli nei rami dell'Archivio di Corte dei Savoia con alberi genealogici, carte geografiche, prospetti di chiese. Si veda, ad esempio, la "Gènèalogie de la royale Maison de Savoye" di A. De Pienne e G. Fayneau su disegno di T. Borgonio del 1680 (cfr. O. Speciale e E. Mongiano, in I rami incisi dell'Archivio di Corte: sovrani, battaglie, architetture, topografie, catalogo della mostra, Torino 1981, pp. 92-111) ove ritroviamo volute simili a quelle inferiori della cartagloria, motivi di fogliame simmetrici che si dipartono da una grande voluta centrale arrotolata, cartigli con andamento analogo a quello delle volute laterali. Una tabella con volute a cartoccio si ritrova anche nel tardo '700 in un disegno per specchiere di G. B. Boucheron nei Depositi di Palazzo Madama a Torino, posteriore al 1781 (cfr. P. Gaglia, in Cultura figurativa e architettonica negli Stati del Re di Sardegna / 1773-1861, catalogo della mostra, Torino 1980, vol. I, p. 153), ma le sue volute sono più aperte e dall'andamento più spezzato e rigido. La vicinanza a modelli seicenteschi, quali quelli citati, più che a quelli della fine del '700, la laggerezza e l'eleganza dello schema ,insieme ad un intaglio preciso e sobrio, permettono di proporre per l'oggetto in esame una datazione nella prima metà , e verosimilmente entro il primo quarto del sec. XVIII
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100033616
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • ISCRIZIONI sulla tabella cartacea, in basso - Prestant Taurini apud Beltramuni Antonium - corsivo - a stampa - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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