cornice di pala d'altare,
La ricca cornice sculturata in legno, opera di abile intagliatore, è caratterizzata da una poco comune coloritura policroma nei toni dell'azzurro, glicine, albicocca, ocra, oro, che conferisce leggerezza all'intaglio. Il coronamento della trabeazione ospita, entro una cartella sorretta da due angioletti, lo stemma comunale
- OGGETTO cornice di pala d'altare
- AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
- LOCALIZZAZIONE Villanova D'asti (AT)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Se il dipinto raffigurante i Santi Sebastiano e Rocco può essere datato intorno al terzo decennio del secolo XVII, la sua ricca cornice lignea pare posteriore di almeno mezzo secolo. Dalle Visite Pastorali esaminate sappiamo che la cappella venne eretta dalla Comunità di Villanova, tuttavia nel 1657 il Vescovo di Asti, mons. Rotario (Visita Pastorale) e nel 1668 mons. Tomati (Visita Pastorale) lamentano che l'altare sia sprovvisto dei requisiti d'ornamento e dicono che le parti lignee sono da riparare. Nel 1697 mons. Migliavacca (Visita Pastorale), invece, ci restituisce l'immagine di un altare ben curato, dotato e ornato come era stato prescritto dai suoi predecessori, giudizio questo confermato dal Vescovo Todone nel 1729 (Visita Pastorale). L'esecuzione dell'intaglio ligneo dell'altare e del variopinto paliotto che lo orna può quindi essere collocata cronologicamente tra 1668 e 1697. La cornice, riccamente intagliata e variamente colorata in toni delicati, può essere datata, anche in base ad un'analisi stilistica, all'ultimo terzo del Seicento, per la floridezza delle volute di foglie d'acanto, il tipo di nastri che legano le cascate di frutta. Per quanto questi elementi decorativi appaiano già all'inizio del secolo e siano abbastanza comuni, tuttavia, questi di Villanova sembrano più vicini ai fregi dell'altare della chiesa di S. Francesco a Fossano, datati alla seconda metà del secolo (cfr. A. Pedrini, "Il mobilio, gli ambienti e le decorazioni nei secoli XVII e XVIII in Piemonte", Ilte, Torino 1953) o ai laterali del cassettone di proprietà Thouron a Torino, di fine secolo (Ibidem). I putti reggenti lo stemma della città trovano analogia nel fregio di lettiera della Valsesia (Pedrini, op. cit.) di metà Seicento e non paiono lontani dagli angeli reggitorcia, opera giovanile di Carlo Giuseppe Plura, di inizio Settecento o dello Spirito Santo a Carignano ("Arte e vita religiosa a Carignano", catalogo della Mostra, Carignano 1972)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100033574
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1984
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- STEMMI trabeazione, coronamento - comunale - Stemma - Comune di Villanova d'Asti - Scudo al leone rampante volto a sinistra
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0