Madonna con Bambino e Santi

dipinto, (?) 1690 - (?) 1699

Il dipinto raffigura la Madonna in Gloria con il Bambino, la veste rossa ed il manto blu, circondata da teste cherubiche e eangeli; questi reggono la corona e la palma del martirio sul capo dei SS. Sebastiano e Lorenzo. Il primo, cereo, è legato ad un palo mentre un angelo lo sta liberando ed un altro gli cura le ferite; il secondo, con la pianeta rossa, prega tenendo tra le mani la palma, mentre un angelo regge la grata. Dietro le nuvole il cielo è rosso e la pianura in basso è verde. I colori sono piuttosto vivaci. La cornice è molto semplice ed ha mantenuto il colore naturale del legno. La tela è composta da tre strisce unite

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
  • LOCALIZZAZIONE Livorno Ferraris (VC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Dalle Visite Pastorali risulta che la Cappella dovette sempre trovarsi in uno stato di estrema povertà; l'aspetto non doveva quindi essere molto buono nei secoli scorsi, ed attualmente non è certo migliorato. La Cappella di S. Sebastiano è menzionata nel 1680 dalla Visita Pastorale di Lelio Ardizzone: "Il Beneficio di S. Sebastiano posseduto dipende dall'Ill.mo Sig. Conte Carlo Maria Miroglio di Casale. Consiste in maggia 23.3 g. tra campi e prati e non si può avere notizie di chi sia stato fondato". Un fascicolo sciolto elenca nel 1689: "La chiesa di S. Sebastiano a cui è annesso il beneficio posseduto da don Giuseppe Chiava...non sapendo di che anno sia stata fondata" e, nel 1709: "La chiesa di S. Sebastiano extra portam loci, Beneficio del sig. Conte Carlo Maria Miroglio, in cui chiesa si celebra qualche volta ed è in stato mediocre". Più tardi la Visita di Pietro Secondo Radicati, nel 1723: "Questa chiesa è: in stato ben indecente si qua al tetto e al pavimento. Le muraglie sono rustiche, porta vecchia et indecente. Vi è l'altare con due gradini di mattoni. Un quadro grande in pittura vecchia con l'immagine di M,V., S. Sebastiano e S. Lorenzo, croce di legno, crocifisso di stagno, due angioli, quattro candelieri in legno dipinto". Buona parte dello stesso arredo viene elencato nella Visita di Gerolamo Caravadossi, del 1730. Infine, la Visita Pastorale di Giuseppe Luigi Avogadro, nel 1765: "sei candelieri di legno e quattro vasi di bosco imbianchiti a gesso morto come anche un tabernacolo con fine croce di bosco". Un documento dell'Archivio Parrocchiale cita semplicemente l'edificio: "Verso mazzanotte vi è la Cappella di S. Sebastiano" (1818). Il conte Carlo Maria Miroglio, citato nei documenti suddetti, apparteneva alla casata ricordata dal Manno come di origine monferrina; nel ramo di Casale è stato trovato un solo personaggio che potrebbe identificarsi con il nostro: Carlo Maria, morto nel 1714, dottore in legge, canonico, vicario dell'Abbazia di Lucedio, abate di S. Antonio (A. Manno, "Il patriziato subalpino", dattiloscritto, dalle schede manoscritte conservate presso la Biblioteca Reale di Torino, vol. 48). Riguardo al dipinto è difficile identificarne la datazione, in quanto potrebbe trattarsi del quadro menzionato nella visita Radicati del 1723, ma completamente sottoposto a ridipinture decisamente mediocri, tanto da renderlo irriconoscibile. Se così fosse, la datazione potrebbe essere riferita alla fine del secolo XVII. La presenza nel quadro di S. Lorenzo, è dovuta al fatto che il Santo è il titolare della parrocchiale di Livorno Ferraris. Degli angeli, dei vasi e dei candelieri, tutti in legno dorato, elencati nelle Visite, non è stata trovata traccia
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100033531
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - (?) 1690 - (?) 1699

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE