monumento funebre, insieme di Pecora Giandomenico (prima metà sec. XX)

monumento funebre, post 1933 - 1949

Il monumento è costituito da una lapide e dal busto sorretto da una mensola decorata da motivi fogliacei di repertorio classico

  • OGGETTO monumento funebre
  • MATERIA E TECNICA marmo bianco di Carrara/ incisione/ scultura
  • MISURE Profondità: 32
    Altezza: 200
    Larghezza: 45
  • ATTRIBUZIONI Pecora Giandomenico (1883/ 1963)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Ospedale Maggiore della Carità, USL 51
  • INDIRIZZO Corso Mazzini, 18, Novara (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La scultura è collocata accanto come quella del donatore Bernini sul pianerottolo della scala di accesso alla loggia del primo piano ed è eseguita probabilmente nello stesso anno dallo scultore Giandomenico Pecora. Pur essendo realizzata nel XX secolo presenta caratteri che non si scontrano con le altre realizzazioni marmoree e, pur differenziandosi per la maggior aderenza somatica e l'introspezione psicologica, la scultura completa la galleria dei benefattori. Si osservi come la formazione artistica dello scultore- ligure ma novarese come attività - sia omogenea a quella dei suoi predecessori. Pecora risponde ai requisiti richiesti dall'Ospedale: allievo dei corsi di disegno presso l'Istituto Bellini e poi dell'Accademia Albertina (Comunicazione orale Sig. Borotti 14/04/1984), si inserisce nell'attività plastica locale per il rinnovato impulso che ebbe la committenza pubblica. Si forma nell'ambiente culturale in cui operano Belli, Ginotti, Dini. Negli anni della sua maturità si trova poi ad operare in un ambiente novarese vivace ed attento: negli anni intorno al 1930 - sulla spinta di Alessandro Viglio e con la presenza dell'architetto Lazanio, del Nigra e di D. Lino Cassani - si avviano e si completano i lavori di restauro del Broletto e si organizza la galleria di arte moderna Giannoni. In ambito nazionale, con l'affermarsi del fascismo, si diffondono e si intensificano (negli anni 1921-1940) le commesse legate alle celebrazioni eroiche e patriottiche della Prima Guerra Mondiale che offrono possibilità operative pratiche agli scultori. Oltre all'esecuzione di monumenti funebri e decorazioni tombali (si citano ad esempio: il rilievo in bronzo collocato sulla tomba Ranza nel cimitero monumentale di Milano; il busto sulla tomba della famiglia Stangalini (firmato e datato 1911); il busto di Francesco Poratti (firmato e datato 1913) il busto di Maria Conti Belletti (firmato) tutti collocati nel cimitero di Novara) il Pecora esegue anche opere di maggior impegno, come l'altare di don Bosco presso la chiesa dei Salesiani o il busto dell'aviatore Carlo Emanuele Buscaglia collocato nei giardini pubblici di via 4 Novembre a Novara. Inoltre, presso i musei civici sono conservato una statuetta in bronzo raffigurante il pittore Enrico Cavalli (n. inv. 181) ed il busto dell'avv. Porzio Giovanola (n. inv. 1503). Il Pecora, pur operando in un clima più sensibile alla retorica aulica e monumentale, non si lascia influenzare da questi atteggiamenti ridondanti mantenendo inalterati i caratteri di sobrietà lineare. La sua produzione presenta caratteri di aderenza veristica al soggetto ed un attento studio psicologico. Anche in questo caso, il ritratto rispondente ai tratti somatici del donatore e curato nei minimi dettagli, è caratterizzato da un modellato vigoroso e forte, in assoluta aderenza al modello già utilizzato per il ritratto del Bernini. Per le opere eseguite dal Pecora presso il cimitero di Novara: Regione Piemonte, Indagine a cura della 5^ Commissione del Comitato comprensoriale, 1980, Cordinamento M. G. Ghiazza
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100033526-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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