monumento funebre, insieme di Pecora Giandomenico (metà sec. XX)
monumento funebre
post 1958 - ante 1958
Pecora Giandomenico (1883/ 1963)
1883/ 1963
Il monumento è costituito da una lapide e dal busto sorretto da una mensola decorata da motivi fogliacei e da due volute laterali da cui si originano festoni di foglie
- OGGETTO monumento funebre
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MATERIA E TECNICA
marmo bianco di Carrara/ incisione/ scultura
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MISURE
Profondità: 30
Altezza: 230
Larghezza: 110
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ATTRIBUZIONI
Pecora Giandomenico (1883/ 1963)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Ospedale Maggiore della Carità, USL 51
- INDIRIZZO Corso Mazzini, 18, Novara (NO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Si tratta dell'ultima opera eseguita per ricordare un lascito testamentario a favore dell'Ospedale e chiude in ordine di tempo la serie dei ritratti dei benefattori. L'avvocato Bossi, pur nominando usufruttuaria la moglie fin alla sua morte (1975), lascia all'amministrazione la metà dei suoi tenimenti di Colombara, Briona e la casina Lupo, collocata nei territori di Paiolo (Vc) e Palestro (Pv). Il rogito è eseguito dal Notaio Gaetano Bellezza. Già nel 1952 Presidente dell'Ente Celestino Sartori rileva la necessità di erigere nella sede ospedaliera un ricordo del benefattori, ma solo nel 1955 (27 giugno) viene deliberata l'esecuzione del busto in marmo. Nel 1957 lo scultore Pecora è incaricato di preparare il bozzetto e la verisimiglianza del ritratto è controllata dalla sorella signora Emma Bossi che indica qualche ritocco da farsi. L'inaugurazione, con discorso dell'On. Luigi Scalfaro avviene il 10 febbraio 1958, dopo che l'Amministrazione ebbe completato i lavori di tinteggiatura per "rendere più decoroso il quadriportico" ove è collocato il busto dell'avvocato. La scelta dell'autore cade secondo tradizione (in base alla delibera del 1848 (commentata nella scheda cartacea n.4)) sull'artista ritenuto il migliore tra i pensionati del Collegio Caccia (nel Xx secolo molto ridotti). Pecora risponde ai requisiti richiesti: allievo dei Corsi di disegno presso l'Istituto Bellini e poi dell'Accademia Albertina (Comunicazione orale Sig. Borotti 14/04/1984), si inserisce nell'attività plastica locale per il rinnovato impulso che ebbe la committenza pubblica, legata alle celebrazioni eroiche e patriottiche degli anni 1821-44 (così nella scheda cartacea, ma forse 1921-1944): esegue infatti molti monumenti ai caduti della Prima Guerra Mondiale fra cui si citano quelli di Fontano d'Agogna (No) e Gozzano (No). Oltre all'esecuzione di numerosi monumenti funebri e lastre a bassorilievo, realizza opere più rilevanti come l'altare di don Bosco presso la chiesa dei Salesiani o il busto dell'aviatore Carlo Emanuele Buscaglia nei giardini pubblici di Via 4 novenbre a Novara. Presso i civici musei novaresi sono inoltre conservati una statuetta in bronzo raffigurante il pittore Enrico Cavalli (n. inv. 181) ed il busto dell'avv. Porzio Giovanola (n. inv. 1503). Il busto presenta caratteri veristici ed una rilevante attenzione psicologica che lo differenzia da altre immagini presenti nel cortile inferiore, impostate secondo un maggior rigore espressivo. Un ideale legame si costituisce con il tondo posto sulla parete di fondo che richiama almeno formalmente gli altri rilievi, sopperendo, se pur in forma epidermica, ad un'infelice sistemazione. Per le opere eseguite dal Pecora presso il cimitero di Novara: Regione Piemonte, Indagine a cura della 5^ Commissione del Comitato comprensoriale, 1980, Cordinamento M. G. Ghiazza
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100033520-0
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1984
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI sul bordo del busto, a sinistra - An 1958 - Pecora - corsivo -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0