ritratto di Carlo Falcone

scultura, post 1882 - 1899

Collocato nel terzo intercolumnio del lato nord. Medaglione ottagonale in cui è inscritta la cornice circolare con l'iscrizione. Al centro è posto il personaggio modellato in forte rilievo, raffigurato frontalmente, con lo sguardo rivolto verso destra. La scultura è caratterizzata da una certa imponenza ed i particolari del viso sono resi con attenzione

  • OGGETTO scultura
  • MATERIA E TECNICA marmo bianco di Carrara/ intaglio/ scultura
  • MISURE Altezza: 73
  • ATTRIBUZIONI Rossi Arturo (notizie 1878-1902)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Ospedale Maggiore della Carità, USL 51
  • INDIRIZZO Corso Mazzini, 18, Novara (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il benefattore raffigurato in questo medaglione marmoreo è Carlo Falcone che, con testamento datato 31 ottobre 1879, lascia all'Ospedale £. 10.000 senza pesi o impegni. L'opera è affidata ad Arturo Rossi che esegue il ritratto negli anni successivi la morte del donatore (1882) continuando l'opera di commemorazione e di abbellimento avviata dall'Amministrazione con delibera del 18 maggio 1848. La scelta cade sempre sulle personalità emergenti fra i giovani pensionati del Collegio Caccia, anche per questa seconda serie di rilievi che si succedono a quelli eseguiti intorno alla metà del secolo da Giuseppe Argenti e Giuseppe Rossi (padre di Arturo nato a Milano nel 1873 e morto a Novara il 7 agosto 1907). Arturo Rossi è segnalato tra i pensionati del Collegio negli anni 1875-1879, periodo in cui frequenta l'Accademia Albertina e fra il 1880-1883 come pensionato a Roma (Archivio di Stato di Novara, Carte diverse. Elenco dei postulanti alle pensioni e sussidi, Fondo Archivio Nobile Collegio Caccia, cart. 78). Già lo Stella (A. Stella, Pittura e scoltura il Piemonte 1842-1891, Torino 1893, p. 621) sottolinea la sua abilità di ritrattista: alla Promotrice del 1885 espone molti ritratti tra cui quelli di Giuseppe Regaldi, Quintino Sella, del prof. Prospero Richelui e dell'architetto Alessandro Antonelli. Capace esecutore in bronzo ed in marmo tanto che "lo dissero ben disposto anche all'esecuzione che richiede il genere per toccare alla sua espressione estatica", il Rossi estrinseca queste sue qualità anche in questa medaglioa, composta con delicati passaggi chiaroscurali e morbidi piani a rilievo. In quest'opera giovanile, accanto all'accuratezza che richiede l'espressione del sentimento, si riscontrano quella "dignità ed elevatezza estetica testimoniate da quanto (nell'opera) vi è di intenzionale" di cui parla lo Stella, qualità che si pongono in relazione alla definita acquisizione tecnica ed artistica degli scultori piemontesi come il Belli, il Ginotti ed ancora lo stesso Vela
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100033516
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • ISCRIZIONI Sulla cornice - INGEGNERE CARLO FALCONE/ MORTO ADDì 19 OTTOBRE 1882 - corsivo - a incisione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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