ritratto di Emilio Papa

scultura, post 1910 - ante 1910

Collocato sul lato ovest, al di fuori della spaziatura delle lesene. Medaglione ottagonale in cui è inscritta la cornice circolare con l'iscrizione. Al centro è posto il personaggio, raffigurato quasi frontalmente, con lo sguardo rivolto verso sinistra. L'uomo ha vistosi baffi e favoriti ed indossa una camicia con gilet e giacca di cui si vede solo parte del colletto

  • OGGETTO scultura
  • MISURE Altezza: 73
  • ATTRIBUZIONI Cantoni Carlo (1872/ 1944)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Ospedale Maggiore della Carità, USL 51
  • INDIRIZZO Corso Mazzini, 18, Novara (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'esecuzione del ritratto testimonia l'allargamento dei benefattori a ceto medio borghese. Come nel secolo XIX, anche in quello succesivo l'Amministrazione ospedaliera - secondo la delibera del 18 maggio 1848 - si rivolge ad unoscultore molto promettente pensionato del Collegio Caccia ed allievo dell'Accademia Albertina. Il Cantoni, dopo aver frequantato i corsi serali di disegno presso l'Istituto Novarese d'Arti e Mestieri Bellini, con il prof. Rasario, su suo consiglio si iscrive ai corsi di scultura dell'Accademia Albertina con il prof. Tabacchi ed il prof. Belli. Pur essendo di famigli abenestante (il padre era titolare di un'impresa ben avviata) ottiene i sussidi del collegio Caccia, documentati dal 1893-1894 al 1896-1897 e completa la sua formazione presso l'Accademia di Brera (Archivio di Stato di Novara, Carte diverse. Elenco dei postulanti alle pensioni e sussidi, Fondo Archivio Nobile Collegio Caccia, cart. 78). Ancora studente esegue sia il busto in bronzo raffigurante il senatore Negroni prima collocato su un monumentale piedistallo nel cortile dell'attuale biblioteca ed ora - dopo il restauro - all'interno dell'edificio, datato 1896 ed inaugurato nel 1901 e sia il busto in marmo raffigurante Stefano Grosso realizzato il 1898 e situato presso il Liceo Classico Carlo Alberto. La medaglia in questione fu eseguita nel 1910 e pagata £. 300. Già in queste prime opere - cui faranno seguito molti busti e ritratti collocati in cimiteri novaresi e non - emerge un'assimilazione di elemtni di cultura romantica e scapigliata che si trasformeranno negli anni seguenti in un'aderenza alla soave linearità liberty secondo modelli bistolfiani. Le opere di Cantoni (che ad una prima indagine sommaria sembrano essere quasi un centinaio), anche quelle eseguite per committenze modeste, si mantengono sempre ad un buon livello formale e compositivo, senza trascendere nella rigida applicazione dei modelli tradizionali o retorici nemmeno negli anni del Ventennio. Nonostante la modellazione un po'sbrigativa della medaglia, nelle sue opere (parecchie delle quali raccolte in due grossi volumi fotografici) si evidenzia una continua e profonda ricerca della componente simbolica nella realizzazione dei monumenti civili (ad esempio quello in bronzo sotto i portici del teatro Coccia di Novara o quelli funerari delle tombe Bordiga, Paccagnino, Costa al cimitero di Novara) ed un'indagine continua della psicologia dei personaggi (ad esempio i busti raffiguranti il Negroni ed il Grosso a Novara o quelli di Umberto I, Carlo Alberto e Napoleone, in marmo, nel Liceo Carlo Alberto di Novara o ancora quelli con le effigi di Carducci, Galilei e Dante eseguiti per la Società di Cultura di Vercelli). Nel suo enorme studio in via Silone, esegue anche opere di grande respiro come la decorazione dell'altare del Crocifisso - già dell'Addolorata - nella chiesa dei Salesiani dove, sul rilievo bronzeo raffigurante quattro episodi della vita della Vergine, si stagliava la statua in marmo bianco dell'Addolorata (poi sotituita da una raffigurante il crocifisso) attualmente collocata in una tomba privata al cimitero, o il fonte battesimale per la chiesa novarese del Monserrato. Membro della Commissione Conservatrice del Museo Patrio Archivio Storico (documentabile al 1914) e membro del Consiglio del Collegio Gallarini (documentabile agli anni 1925-1927) il Cantoni, pur rimanendo chiuso entro i confini della città, mantiene solidi legami con il mondo culturale esterno con Canonica, Bistolfi, il musicista Leoncavallo (che gli affidò la realizzazione delle statue raffiguranti Rolando da Berlino e Canio attualmente collocate in una casa privata a Brissago). Moltissimi furono i monumenti ai Caduti della 1^ Guerra Mondiale eretti tra il 1921 ed il 1940: fra gli altri si citano quelli di Arona, Oleggio, Omegna, Vesolate (1926). In anni precedenti, appena posteriori all'esecuzione della medaglia in oggetto, aveva progettato e realizzato il trittico con le effigi in bronzo di Carlo Alberto e dei generali Perrone e Passalacqua per la decorazione interna dell'Ossario della Bicocca a Novara, dedicato ai Caduti della battaglia del 1849. La sua ricchissima gipsoteca venne donata alla città di Novara che la collocò presso l'Istituto Belini e che è attualmente dispersa. La sua attività andrebbe analizzata e valorizzata nella sua completezza; essa non si interruppe neppure dopo le gravi difficoltà finanziarie derivate da rovesci patrimoniali e famigliari tra il 1929 ed il 1931, ma continuò intensamente fino al 1944
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100033513
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI In basso, a destra - C. CANTONI - lettere capitali - a incisione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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