Carità

statua 1850 - ante 1876

E'collocata dentro una nicchia ricavata a sinistra della porta dell'attuale Aula MAgna ed è posta su un piedistallo rettangolare. La figura femminile in abiti panneggiati regge in braccio un bambino nudo, mentre un altro fanciullo alla sua destra, in tunica e scalzo, si aggrappa al panneggio della veste

  • OGGETTO statua
  • MATERIA E TECNICA CEMENTO
    stucco/ modellatura
  • MISURE Profondità: 50
    Altezza: 200
    Larghezza: 92
  • ATTRIBUZIONI Argenti Giuseppe (attribuito)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Ospedale Maggiore della Carità, USL 51
  • INDIRIZZO Corso Mazzini, 18, Novara (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera non è realizzata in marmo come le altre sculture presenti nel cortile, me è probabilmente eseguita in stucco plastico (o cemento plastico), materiale molto usato dagli scultori lombardi e ticinesi ottocenteschi di impostazione neoclassica. Il gruppo in oggetto presenta un'evidente impostazione accademica: chiarezza volumetrica; evidenti ma precisi passaggi chiaroscurali; ritmi verticali accentuati nelle pieghe; compostezza strutturale nel rapporto tra le singole figure; dolcezza dei visi. Questi caratteri avvicinano l'opera alla maniera di Giuseppe Argenti, autore del modello per i tondi in marmo (1856) e probabile ideatore dell'intera struttura decorativa. I principali punti d'interesse dell'insieme sono il monumento funebre a Giuseppe Albera collocato nella loggia al primo piano, e nelle due raffigurazioni simboliche che fiancheggiano l'ingresso dell'Aula Magna. Il gruppo è collocato nel cortile verso la fine del XIX secolo, sicuramente dopo il 1865 e prima del 1906, come testimoniano le documentazioni pervenute ("La Vertià", anno II, 7 dicembre 1865; Archivio di Stato di Novara, Mastro dell'Ospedale per gli anni 1906-1910, Fondo Archivio Storico Ospedale Maggiore della Carità, p. 31) a completamento dell'apparato decorativo che in quegli anni si stava concludendo (i medaglioni del XX secolo ed i monumenti più recenti sono stati collocati senza tener conto della partitura delle lesene binate). La scultura potrebbe essere stata eseguita dall'Argenti, scultore di precisa formazione accademica ed autore di numerosi busti collocati nel cortile. I caratteri della sua opera - legati a modelli bartoliniani e del Tenerani - sono riscontrabili in tutto l'ambito della plastica novarese, poichè queste influenze riguardano tutti gli autori attivi in città a metà Ottocento: dalla statua con San Lorenzo e i fanciulli di Grazioso Rusca posta nel duomo alla Vittoria di Gaetano Monti per il frontone del Foro Frumentario. L'attribuzione all'Argenti è suggerita dal confronto diretto con altre realizzazioni plastiche eseguite dall'autore in città: la statua della "Conservatrice" sulla facciata dell'attuale Archivio Notarile (1852), le raffigurazioni della "Beneficenza Regia" "La Gratitudine", "Il Commercio", "L'agricoltura" sui casini di ordine dorico della Barriera Albertina. Tutte queste sculture evidenziano caratteri accademici. Un riferimento particolare è costituito dalla "Carità Educatrice" di Lorenzo Bartolini del 1838 (Roma, Galleria Tenerani), dove il naturaliscmo ed il riferimento all acultura classica e rinascimentale "si fondono armoniosamente" (N. Tarchiani, La scultura italiana dell'Ottocento, Firenze 1936, p. 5, 63)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100033506
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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