martirio di San Sebastiano

dipinto, 1750 - 1799

La tela, riquadrata e centinata superiormente, è sorretta da telaio a tre montanti in forma di lira e contornato da cornice dorata modanata. Sulla sinistra è raffigurato S. Sebastiano legato al tronco di un albero fronzuto e sorgente da terreno arido e accidentato. Sulla sinistra è presente altro santo in veste di soldato romano e con manto rosa, probabilmente S. Secondo, che accenna al santo martirizzato, e regge con la sinistra un'asta con stendardo crociato; ai suoi piedi è un elmo con pennacchio. Sopra di essi, tra le nuvole, è visibile un angelo presentante la palma del martirio

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA legno, intaglio
    tela/ pittura a olio
  • AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
  • LOCALIZZAZIONE Montafia (AT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Tra la documentazione della chiesa la tela compare per la prima volta in un inventario del 1891, ed in particolare non è ricordata nella "Relazione" del 1872. Non pare tuttavia lecito assegnarla a questo breve arco di tempo, a causa degli evidenti caratteri settecenteschi dell'opera, tra i quali basta accennare alla colorazione della scena, il tipo della composizione o anche a certi particolari come i capelli dei personaggi, trattati a onde. Forse il quadro è stato dimenticato dalla "Relazione", o più probabilmente è stato acquistato successivamente e sistemato, coem risulta dall'Inventario, all'altare omonimo, alla testata della navata sinistra. L'opera è di apprezzabile qualità. La composizione è ariosa e aperta; la colorazione chiara, con sfondi pastello di toni caldi, non è pienamente valutabile causa l'inaridirsi del colore e lo spessore dello strato di polvere. Il S. Sebastiano è rappresentato nudo, e nel tipo giovanile più canonico nell'iconografia a partire dal XV secolo. E' legato ad un tronco d'albero, come sovente accade dopo il Pollaiolo. Contaminando due versioni, un braccio è lungo il corpo e l'altro sopra la testa. L'anatomia è evidente, quasi michelangiolesca, ma in certe parti approssimativa. Al suo fianco figura un altro sant in veste di soldato romano e con elmo piumato in terra ai suoi piedi. Nella figura è da riconoscersi probabilmente S. Secondo, martirizzato ad Asti, secondo una tradizione oggi non sempre accettata (altra versione forse più credibile lo vuole santo confessore), verso il 134 d.C., e di frequente ricorrente nella devozione della zona medesima. Cfr. N. Gabrielli, "Arte e cultura ad Asti attraverso i secoli", Istituto Bancario S. Paolo, Torino 1977
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100033470
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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