altare maggiore, opera isolata - bottega piemontese (metà sec. XVIII)

altare maggiore, post 1758 - ante 1758/10/31

Altare in marmi misti policromi, rossi, grigi e gialli, posti su un gradino di marmo. E' composto da una mensa rettangolare con piano di marmo, staccata dal fondo; quest'ultimo costituito da due parti laterali concave, terminanti in riccioli ai fianchi in alto, e da una parte convessa al centro, contenente il tabernacolo ed avente una base più elevata per appoggiarvi il tronetto. Nella parte posteriore è accostata una doppia scaletta con balconcino semicircolare, in legno di noce

  • OGGETTO altare maggiore
  • MATERIA E TECNICA marmo giallo/ scultura
    legno di noce massello/ intaglio
    marmo grigio/ scultura
    marmo rosso/ scultura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
  • LOCALIZZAZIONE Moncalvo (AT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La Chiesa di S. Maria delle Grazie fu già sede della Confraternita di S. Michele Arcangelo. L'altare aveva un tempo la mensa inserita nella parete di fondo e venne staccata in anni recenti (comunicazione orale di don Carlo Grattarola, 1984). L'opera fu quasi certamente eseguita verso il 1758, dovendo esistere al tempo della consacrazione della chiesa, documentata il 31 ottobre di quell'anno. Anche da un punto di vista stilistico l'altare è collocabile nella seconda metà del XVIII secolo, essendo caratterizzato da stilemi tardo barocchi. Esso viene nominato in un inventario non datato, conservato nell'archivio parrocchiale di Moncalvo, che lo descrive con alcune varianti, indicando sulla "porta della custodia una pittura con la Resurrezione di Gesù", oggi non più presente (cfr, scheda relativa). Altri cambiamenti sono d'altra parte documentati dalle parole del Lupano, che lo dice elevato dal presbiterio da tre gradini di marmo e descrive un tabernacolo e due gradini sopra la mensa pure di marmo. Ora un solo gradinio innalza l'altare rispetto al presbiterio; probabilmente gli altri due sono stati aboliti recentemente, col rifacimento del pavimento. Per tutti questi lavori non esiste comunque una documentazione specifica, per cui la cronologia rimane incerta, anche se presumibile in modo approssimato. L'opera può essere confrontata con l'altare maggiore della S.ma Trinità di Asti, opera dei fratelli Diamante, Giacomo e Tommaso Pellagatta (1760 ca.) (cfr. N. Gabrielli, "Arte e cultura ad Asti attraverso i secoli", Istituto Bancario S. Paolo, Torino 1977)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100033405
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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