paramento liturgico, insieme - manifattura italiana (prima metà sec. XVIII)

paramento liturgico, post 1700 - ante 1749

Il parato è costituito da una pianeta, una stola, un manipolo e una borsa per corporale. Confezione dei paramenti. Pianeta: tredici pezzi di tessuto, due differenti galloni; stola: undici frammenti di tessuto, un gallone; manipolo: cinque frammenti di tessuto, tre diversi tipi di gallone; borsa: un unico pezzo di tessuto disteso su supporto di cartone, un gallone. Tutti gli oggetti del parato sono rivestiti di doppia fodera. Lampasso lanciato broccato. Disegno. Manca la parte centrale del modulo decorativo. Impostazione verticale. Nastri sinuosi a pizzo si muovono specularmente dal centro verso i bordi in direzione obliqua, accompagnati da frutti esotici, fiori e foglie stilizzati. Rapporto di disegno: 58 circa x non rilevabile. Colori: fondo arragosta; disegno bianco e argento con profilature verdi. Orditi: uno di fondo, seta rosso aragosta, 128 fili/cm; uno di legatura, seta bianca, 64 fili/cm. Proporzioni: due fili di fondo e uno di legatura. Trame: una di fondo, seta bianca, 20 colpi/cm; una lanciata, seta verde, 20 colpi/cm; una broccata di due fili, argento filato (anima seta bianca), 20 colpi/cm. Proporzioni: una trama di fondo, una trama lanciata, una trama broccata. [continua nel campo Osservazioni]

  • OGGETTO paramento liturgico
  • MATERIA E TECNICA cotone/ diagonale
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana
  • ALTRE ATTRIBUZIONI manifattura francese
  • LOCALIZZAZIONE Vicoforte (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il motivo decorativo fa riferimento ai tessuti detti "a pizzo", creati a Lione sul finire del secolo XVII, e il cui lungo periodo di produzione si protrasse fino alla metà del secolo successivo (cfr. D. Devoti, L'arte del tessuto in Europa, Milano, 1974, pp. 27-28). L'assenza della parte centrale del disegno rende problematica l'attribuzione (per una migliore lettura del disegno invertire le fasce di tessuto laterali della parte posteriore della pianeta in fotografia): sembra infatti rispettata la simmetria sull'asse verticale, ma non l'organizzazione tradizionale dell'impianto, che in questi modelli ricalcava ancora lo schema ad ovali a doppia punta, dilatandolo a tutta l'altezza del tessuto e soprattutto allungandolo in senso verticale. Qui, infatti, i nastri, ad imitazione dei pizzi, non chiudono la composizione centrale, ma si svolgono ad andamento leggermente ondulante dal centro verso l'esterno. Altre perplessità suscitano alcuni fiori, o parti di essi, disegnati dalle trame in argento: senza profondità, quasi appiccicati ai motivi decorativi sottostanti. Nell'Ottocento, soprattutto nella seconda metà, vennero riproposti disegni a larga diffusione nei secoli precedenti, ma tali repliche non sono ancora sufficientemente documentate tanto da consentire adeguati confronti in quella direzione. Per i problemi sopra accennati l'attribuzione rimane dubitativa, non tralasciando di segnalare un possibile riferimento inventariale al 1753: "Tre Pianette di Brocato d'argento e setta con fondo bianco, e Rosso" al n. 180 dell'Inventaro delle Gioje, e Tesoro della Vergine SS.ma di Mondovì a Vico
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100031262-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1983
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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