Il parato si compone di un velo da calice, una stola, un manipolo, una borsa per corporale. Nella confezione dei parati viene utilizzato principalmente un tipo di tessuto indicato con (a), e in minima parte frammenti di altri tessuti, (b) e (c). Velo: costruito con due pezzi del tessuto (a), bordato di gallone, foderato. Stola: sette pezzi del tessuto (a) e un frammento di (b); fodera doppia. Manipolo: quattro pezzi del tessuto (a), uno del (b) e tre del (c); contornato da una trina e foderato. Borsa: un solo pezzo del tessuto (a); bordata con una trina e foderata. Tessuto (a) damasco broccato. Disegno detto bizarre, incompleto in altezza. Due diversi motivi di insiemi fantastici, composti da volute ed elementi vegetali da cui fuoriescono tralci sottili con foglie e fiori, sono disposti in teorie orizzontali alternate e sfalsate, collegate da cornici mistilinee ad andamento obliquo, orientato verso destra. Rapporto di disegno: non rilevabile in altezza (ma superiore a cm 50) per cm 26 circa in larghezza. Il modulo decorativo si ripete due volte nell'altezza del tessuto. Colori: fondo e motivi di fondo azzurro; disegno in oro, bianco, verde e rosa di due tonalità. Orditi: uno di fondo, seta celeste, 135 fili/cm. Trame: una di fondo, seta celeste,[continua nel campo Osservazioni]

  • OGGETTO parato
  • MATERIA E TECNICA cotone/ diagonale
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana
  • ALTRE ATTRIBUZIONI manifattura francese
  • LOCALIZZAZIONE Vicoforte (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Gli oggetti di questo parato sono il frutto di una recente ricomposizione che ha interessato alcuni dei paramenti conservati al Museo Ghislieri. Per la parte critica sui tessuti (b) e (c) si rimanda alle schede citate nella descrizione. Il modulo decorativo del tessuto (a) non è leggibile per intero, ma riflette le caratteristiche dei bizarre dell'ultima fase descritta dal Thornton (cfr. P. Thornton, cit., p. 266, citato e tradotto da J. Silvestri, cit., pp. 150-151), quando, a partire dal 1715-1720, le forme astratte di questi disegni lasciano gradualmente il posto agli elementi naturalistici che prevarranno nel giro di pochi anni, segnando la definitiva scomparsa dei "bizarre" dopo il 1730. Gli esempi di "bizarre" conservati nel Museo Ghislieri consentono di seguire l'evoluzione di questo tipo di disegno, ed in particolare il tessuto di un altro esemplare presente nella stessa schedatura presenta non poche somiglianze con questo, ma una più decisa attenzione naturalistica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100031259-0
  • ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1983
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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