Santa Caterina d'Alessandria con i simboli del martirio

decorazione a sbalzo, 1844 - 1844

Entro un medaglione con cornice creata da foglie d'alloro, si staglia la Santa, con un gomito appoggiato su un basamento, abbigliata con un'ampia veste stretta in vita da un'alta cintura. Se colla destra trattiene la pama del martirio, colla sinistra stringe la spada, la cui punta è celata dalla ruota dentata posta a sinistra, ai piedi della figura femminile. Due putti alati stanno adagiando una coronna sul capo della giovane donna. La scena è ambientata in un paesaggio definito dapiante stilizzate e ciuffetti d'erba

  • OGGETTO decorazione a sbalzo
  • MATERIA E TECNICA rame/ sbalzo/ cesellatura/ doratura/ argentatura/ pittura
  • ATTRIBUZIONI Perineti (notizie 1854)
  • LOCALIZZAZIONE Costanzana (VC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il libro dei conti della Confraternita all'anno 1844, annotano il pagamento, suddiviso in tre rate, per l'acquisto di un "paracello": il 1 luglio "Rimesso al Sig. Perineti lire duecento", il 26 agosto furono versati al "sig. Perineti argentaro" 164 lire e il 2 dicembre fu versato il saldo li lire 166 (Costanzana, Casa Parrocchiale, Libro dei conti della Confraternita di Santa Caterina 1838-1930, ad annum). L'artista eseguì, per la confraternita, anche una serie di dodici candelierie potrebbe essere identificato in Carlo Prineti, ammesso Maestro Orefice nel 1815 e attivo a Vercelli nel XIX secolo e discendente da una famiglia già operante nel Setetcento (A. BARGONI, Maestri orafi e argentieri in Piemonte dal XVII al XIX secolo, Torino 1976, p. 205) e il cui nome ricorre nelle pagine del precedente libro dei conti nel 1769 e 1774 (Costanzana, Casa Parrocchiale, Libro dell'entrata e spese della V.da Compagnia di S. Cattarina di Costanzana Accomprato da Carlo Giuseppe Coppo Tesoriere della medesima nell'anno 1717, ad annum) e che ebbe anche rapporti con l'ambiente trinese, come testimonia un pagamento per lafattura di un ostensorio (Inventario trinese. Fonti e documenti figurativi, catalogo della mostra, Trino 1980, pp. 145-146, n. 47). La collocazione del baldacchino all'inizio della terza campata corrisponde all'originale ubicazione dell'altare, arretrato solo durante i lavori di ripristino della chiesa avvenuti nel 1975. L'impianto piuttosto sontuoso della decorazione rispetto agli altri arredi sacri, è accentuato dai contrasti cromatrici del metallo. I motivi ornamentali sono attinti da un repertorio i cui moduli, improntati al gusto neoclassicoerano ampiamente diffusi nella produzione dei primi decenni dell'Ottocento, anche in ambito locale, per lo più tradotti a poche formule stereotipate e sclerotizzate. Si sottolinea, infine che alcuni arredi della Confraternita presentano un gusto analogo a quello espresso dal baldsacchino, quale il servizio di cartagloria e la croce d'altare
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100031031-1
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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