ostensorio - a raggiera, opera isolata di Sambonetti Giuseppe (seconda metà sec. XIX)
Piede a sezione mistilinea, con superficie suddivisa in scomparti ornati da cartelle brunite, spaziate da volute e incluse in una cornice di foglie zigrinate; la fascia degradante, dal perimetro polilobato, è percorsa da targhe martellate di diverse dimensioni, cartigli e conchiglie zigrinate. Nel fusto il nodo a vaso riprende gli stessi motivi del piede. La raggiera è retta da un elemento a volute che incornicia un motivo a borchia incorniciato da foglie scanalate. Al di sopra di questo elemento è un motivo a cuore, circondatop da spighe di grano e su cui è appoggiata la raggiera, creata da gruppi di raggi lanceolati che escono da nubi, dalle quali fanno capolino cherubini, disposte intorno alla teca con incorniciatura perlinata. Il fastigio è formato da un baldacchino, formato da volute, con lambricchini e crocetta apicale
- OGGETTO ostensorio a raggiera
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MATERIA E TECNICA
argento/ sbalzo/ cesellatura
metallo/ sbalzo/ argentatura/ doratura
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ATTRIBUZIONI
Sambonetti Giuseppe (notizie 1856-post 1872)
- LOCALIZZAZIONE Costanzana (VC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il punzone impresso sul piede corrisponde a quello dell'orefice Giuseppe Sambonetti di Vercelli che,nel 1856, deposita il marchio (A. BARGONI, Maestri orafi e argentieri in Piemonte dal XVII al XIX secolo, Torino 1976, p. 299, fig. S.16). Vicino a questo è impresso il punzone con le cifre "800", titolo in millesimi che qualifica l'argento, adottato definitivamente dopoil 1872, quando fu approvata la legge "sulla fabbricazione ed comercio degli oggetti d'oro e d'argento di qualunque titolo" che scioglieva le vecchie corporazioni liberalizzando la produzione e aboliva il punzone di assaggio con il marchio dell'Ufficio (M. ABRATE, La regolamentazione degli orefici, rgentieri e gioiellieri in Piemonte, in "Bollettino della Società Piemontese di Archeologia e di Belle Arti", XX, 1966, p. 192, 202-203 e A. BARGONI, cit). Si può quindi ipotizzareche il manufatto venne realizzato da Sambonetti dopo il 1872, si sottolinea che l'artista è menzionato nei conti della Confraternita nel 1899 e nel 1900. L'ostensorio è una copia di quello conservato presso la chiesa Parrocchiale di S. Martino di Costanzana. In unacarta d'archivio della Confraternita, ora non più reperibile, era documentata la richiesta che i confratelli rivolsero a Sambonetti per la fattura di un ostensorio che riproducesse perfettamente quello della Parrocchiale (comunicazione orale del Parroco, in data 16 dicembre 1982). L'originale porta impresso il punzone di assaggio e di contrassaggio di Giovanni Battista Carron (anche Carrone o Garrone), il che ci permette di collocare il pezzo fra il 1753 e il 1778 (A. BARGONI, cit. pp. 6-8, 26-27, tav. 1, figg. 9-12). Il linguaggio di quest'ultima opera trova numerosi confronti con opere coeve, quale, ad esempio, il calice donato da Ludovico Fornaris nel 1779 e conservato a Canale, presso la chiesa di S. Bernardino (Vita religiosa a Canale. Documenti e testimonianze, catalogo della mostra, Canale 1978, pp. 116, 138, fig. 26)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100031021
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1982
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0