servizio di cartagloria, insieme - bottega vercellese (secondo quarto sec. XIX)

servizio di cartagloria, 1827 - 1827

Il servizio è costituito da tre tabelle, di cui una maggiore e due monori. Ognuna presenta piedi a palmetto, tra cui si inserisce un bulbo di foglie, sono sormontati da un fregio rettilineo che delimita la fascia inferiore. La cartella è inserita entro cornice di foglie d'alloro ed è arricchita, ai lati, da una coppia di pendagli floreali che si dipartono da due elementi architettonici sormontati da vasi fioriti. Al centro il fastigio è composto da un motivo a conchiglia incorniciato da una ghirlanda. La lamina di rame è fissata al supporto ligneo tramite chiodi

  • OGGETTO servizio di cartagloria
  • MATERIA E TECNICA LEGNO
    rame/ laminazione/ sbalzo/ argentatura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Vercellese
  • LOCALIZZAZIONE Costanzana (VC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE I conti della confraternita hanno notizia di un pagamento di lire 25 "per aver comprato tre cartaglorie di rame argentato" nel 1827 (Costanzana, Casa Parrocchiale, Libro dell'entrata e spese della V.da Compagnia di S. Cattarina di Costanzana Accomprato da Carlo Giuseppe Coppo Tesoriere della medesima). L'impianto architettonico e il simmetrico equilibrio della decorazione conferiscono una certa eleganza all'insieme e collocano la serie di tre carteglorie nell'ambito di una produzione di opera in lamina, rame argentato o dorato, diffusa ampiamente tra la fine del Settecento e i primi decenni del secolo successivo, sia nel vercellese che nel monferrato. Comune a questa, oltre il tipo di lavorazione, era l'impiego di motivi ornamentali attinti a un repertorio classicheggiante, riscontrabile in numerosi oggetti quali il reliquiario di S. Orsola della chiesa di S. Bernardino in Vercelli e i reliquiari di S. Domenico a Casale Monferrato (C. CARAMELLINO, Argenti e tessuti inediti nelle chiese casalesi, in IV Congresso di Antichità e Arte, 1969, Torino 1974, pp. 518-528), entrambi datati intorno alla fine del XVIII secolo. La maggiore semplicità e il raggelato equilibrio decorativo della serie rispetto agli esempi menzionati inducano a pensare ad una produzione più tarda. I tre manufatti furono sottoposte a riangentature di cui si trovano memoria nei documenti: nel 1863 vennero riangentate coniuntamente ad una croce; il 3 luglio 1893, insieme al turibolo, navicella, baldacchino e la croce, per opera di un certo "Martinelli Michele di Ualpiato (?) parte d'Ivrea argentiere e indoratore" per un totale di lire 16; infine il 16 giugno 1990 furono pagate lire 13 al "Sig. Samboneti per aver riparato, argentato le cartagloria" (cfr. Costanzana, Casa Parrocchiale, Libro dei conti della Confraternita di Santa Caterina 1838-1930, ad annum)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100031012
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1982
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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