ostensorio a raggiera,
1650 - 1699
Base a sezione triangolare poggiante su tre piedi realizzata interamente in filigrana d'argento; il fusto è costituito da un angelo realizzato a fusione con veste in filigrana; con le braccia sostiene la teca circolare, con decorazione di fiori filigranati e pietre dure colorate. In alto è una corona con crocetta apicale in filigrana
- OGGETTO ostensorio a raggiera
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MATERIA E TECNICA
argento/ filigrana/ fusione
PIETRA DURA
- AMBITO CULTURALE Bottega Lombarda
- LOCALIZZAZIONE Novara (NO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'ostensorio è citato per la prima volta nell'inventario del 1764, redatto in occasione della visita pastorale di Mons. Balbis Bertone alla cattedrale. In questo stesso inventario si riporta la notizia che l'oggetto pervenne alla basilica in seguito alla donazione di Mons. Maraviglia, vescovo di Novara dal 1667 al 1684. L'oggetto riprende nella tipologia triangolare della base modelli lombardi della prima metà del Seicento; ugualmente il fusto, dato dall'angelo, richiama le soluzioni già sfruttate per tutto il secolo nella stessa area di cultura, come dimostra il reliquiario della medesima cattedrale novarese (scheda cartacea n. 210). Per tale tipologia e per la sua permanenza nel secolo si vedano gli esempi della chiesa dei S. Martiri di Arona e quelli più tardi di Locarno (V. Gilardoni, I monumenti di arte e storia del Canton ticino. Locarno e il suo circolo, Vol.I Basilea 1972, pp. 256, 312-313; C. Spantigati in Arona Sacra all'epoca dei Borromeo, catalogo della mostra, 1977, p. 133). Non conosciamo l'autore dell'opera, da collocarsi certamente in ambito lombardo, nella seconda metà del XVII secolo, e comunque non oltre il 1684, data la provenienza donativa del vescovo Maraviglia. Per confronti con altri oggetti in filigrana in ambito lombardo si veda il reliquiario seicentesco di S. Agnese ora nel Museo del Duomo di Milano, ma anche l'ostensorio in cristallo di rocca con parti in filigrana d'argento, donato dallo stesso vescovo novarese alla basilica di San Gaudenzio (G. Rosa, Le arti minori, in "Storia di Milano", vol. X, Milano 1957, pp. 829-858; Tesoro e museo del duomo di Milano, Milano 1978, p. 72; scheda cartacea n. 274 di M. Dell'Omo Novara 1977). La donazione dei due oggetti citati da parte del vescovo Maraviglia alle due basiliche principali di Novara è già comunque indicativa di un gusto particolarmente raffinato, volto alla scelta di tipologie non usuali e inquadrabili nell'ambito delle più autorevoli botteghe di oreficeria milanese
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100030942
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1982
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0