scodella, frammento - bottega piemontese (secc. XVI/ XVII)

scodella, 1500 - 1699

Frammento di forma aperta con piede a disco concavo, sagomato. Smalto lucido presente su entrambe le superfici S 7,5 YR 8/2 "bianco rosato". Decorazione al centro del cavetto comprendente motivo a carattere geometrico, dipinto in blu e bruno. Impasto resistente S 10 YR 8/4 "marrone molto pallido"

  • OGGETTO scodella
  • MATERIA E TECNICA maiolica/ smaltura stannifera/ pittura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Civico d'Arte Antica
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Madama
  • INDIRIZZO Piazza Castello, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Oggetto proveniente dallo scavo condotto da Alfredo D'Andrade nei sotterranei di Palazzo Madama nel 1884 in occasione del quale si rinvenne una cospicua quantità di materiale ceramico in un vano quadrangolare attiguo alla torre di Nord-Ovest. Nel caso della ceramica smaltata, la copertura a base stannifera anzichè piombifera permette l'immediata realizzazione di una superficie bianca e opaca sull'impasto, eliminando la necessità del passaggio intermedio relativo all'ingubbiatura. La prima maiolica comparsa nell'Italia settentrionale è stata definita "maiolica arcaica". La maiolica arcaica è in linea generale contraddistinta da uno smalto ancora povero, spesso opaco e sottile, biancastro, rosato o grigio, per lo più ricoprente l'intero soggetto. La decorazione è realizzata a pennello nei colori bruno manganese e verde ramina, quest'ultimo in alcuni casi sostituito dall'azzurro. Le forme e le decorazioni sono tuttavia legate ai luoghi di produzione (si veda ad es. G. CORA, Storia della maiolica di Firenze e del Contado, secoli XIV - XV, Firenze, 1973). Relativamente all'area ligure, la cronologia della maiolica arcaica nei due gruppi "umbro toscani" e "pisano liguri" va dalla seconda metà del '300 a tutto il '400 (cfr. T. MANNONI, La ceramica medievale a Genova e in Liguria, in Studi Genuensi, VII Genova Bordighera, 1975, pp. 106-117). Il Blake sui dati di scavo della Torre Civica, ma soprattutto sui bacini inclusi nelle murature di chiese pavesi di sicura provenienza locale giunge a postulare a Pavoa ima precocissima produzione di maiolica arcaica, certo nel XIII secolo, ma forse anche prima (H. BLAKE, Ceramiche romane e medievali e pietra ollare dagli scavi nella Torre Civica di Pavia in "Archeologia Medievale", V, 1978, pp. 153-154). Diverso almeno per il momento il quadro piemontese. La maiolica arcaica qui rarissima sia nei reperti di scavo sia fra quelli provenienti da ricerche di superficie. La maiolica probabilmente nota nel Tre e Quattrocento grazia ai rari e sporadici esemplari di importazione non sembra venire introdotta quale produzione locale, se non a partire dal XVI secolo e anche allora probabilmente come prodotto pregiato e elitario con maggiore diffusione nel '600-'700. Tale situazione è rispecchiata anche dai reperti tutti frammentari di Palazzo Madama fra i quali non compare la maiolica arcaica. I frammenti più precoci possono risalire alla fine del '400 - inizi '500 e come dimostrato dalle analisi sono da riferirsi a produzioni sicuramente piemontesi (cfr. T. MANNONI in Aa. Vv., Torino nel basso medioevo: castello, uomini, oggetti, catalogo della mostra, Torino, 1982, pp. 119-122). Si veda M. CORTELAZZO, L. MURER, G. PANTO', L. VASCHETTI, S. PETTENATI, La ceramica di scavo in Palazzo Madama in AA. VV., Torino nel basso medioevo: castello, uomini, oggetti, catalogo della mostra, Torino, 1982, p. 258, n. 162
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100028025
  • NUMERO D'INVENTARIO 1760/ C
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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