Madonna con Bambino

dipinto, 1590/ 1610

La tela, applicata su tavola, raffigura la Madoona in piedi, vestita con una tunica novviola ricoperta da un manto marroncino, che tiene in braccio il Bambino ignudo. Le figure si stagliano su uno sfondo azzurro decorato da stelle dorate

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola
    tela/ pittura a tempera
  • AMBITO CULTURALE Ambito Cuneese
  • LOCALIZZAZIONE Ceva (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Data la tendenza alla conservazione degli oggetti particolarmente venerati, si può supporre che la tela sia da identificarsi in quella nominata nel documento di fondazione della chiesa del 1647 "ab sive multis annis affixa fuerit parvula icona in qua depincta exstit imago B. Virgoinis in brachia Jesum Salu.rem... eiusque dulcissimum filium tenens pazieri cuiusdam fontis existentis sup finibus...civitatis ubi dicitur alla Gotrosa" (Mondovì, Archivio della Curia Vescovile, Documento di fondazione 1647). Un elenco di testimonianze di miracoli, datati fra il 1645 e il 1648, sottolinea il culto tributato al dipinto, parlando della "divozine eccitata dal quadro et immagine di essa Vergine esistente presso la fontana detta della Gotrosa" e per tale devozinesi erige lacappella tuttora esistente. Sebbene l'opera sia stata oggetto di pesanti ridipinture, i caratteri stilistici sembrano suggerire una datazione fra la fine del Cinque e l'inizio del Seicento, il cui autore potrebbe essere ricercato fra quelli operanti nel cuneese (Guida breve al patrimonio artistico delle province piemontesi, Torino 1979, pp. 45-49; A. BAUDI DI VESME, Schede Vesme - L'arte in Piemonte dal XVI al XVIII secolo, Torino 1963-1968, voce Ambrogio Cantù). Nell'inventario pervenuto più antico, datato 1729, è registrato "Il quadro rappresentante la Vergine con Bambino" (Mondovì, Archivio della Curia Vescovile, 1729 Inventario con descritine de mobili appartenenti alla chiesa osia capella della V.e Sant.-ma di Consolat.ne nella città di Ceva reggine detta alla fontana della Gotrosa fuori le mura) ed è ricordato in tutti gli inventari successivi (Mondovì, Archivio della Curia Vescovile, 1742 9 luglio Copia dell'Inventario delle suppelettili del Santuario della Vergine S.ma Consolazione di Ceva, fol. n.n.; Mondovì, Archivio della Curia Vescovile, Inventario della Cappella sott'il ti.o di Ma Verg.e d.a Consolazione di Ceva 1755, fol. n.n.; Mondovì, Archivio della Curia Vescovile, Mondovì, Archivio della Curia Vescovile, Relazioe della Parrocchia di Ceva nel 1886, fol. 8; Ceva, Archivio Parrocchiale, Cappella della Consolata - Documenti, Inventario dei mobili appartenenti alla Cappella della Consolata fatto nell'anno 1812, fol. 81; Ceva, Archivio Parrocchiale, Libro dei Conti annuali della Compagnia, Inventario dei titoli e suppellettili di spettanza della Chiesa della B. V. della Consolata; Ceva, Archivio Parrocchiale, Inventario de'mobilli esistenti nella Cappella della Vergine Maria detta della Consolata in Ceva, 1880, fol. n.n.; Ceva, Archivio Parrocchiale, Modulo dell'Inventario degli oggetti appartenenti alle Chiese. Diocesi di Mondovì 1925, p. 13). La sistemazione attuale,posteriore alla costruzione della rotonda dell'abside, rispetta quella descritta in una relazione del 1770: l'altare maggiore ha "un picciol quadro un po'nel muro incavato con suo vetro avanti rappresentante M. V." (Mondovì, Archivio della Curia Vescovile, Notizie stato della chiesa Parrocchiale ed Insigne Collegiata di Ceva, il prescritto dell'Ill.mo e Re.mo Monsignore Vagnone, Vescovo e Conte d'Alba, 1770, fol. 51). La tela ha subito numerosi rimaneggiamenti, forse inerenti anche le dimensioni, come sembrano suggerire la giunta visibile in alto: nel 1931, ad esempio "con quanta cura, quanta attenzione sia stata abbellita l'antica immagine della Madonna" (La vita del Duomo di Ceva, anno XVII, settembre 1931, p. 824)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100027822
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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