altare maggiore, opera isolata di Casabella Giuseppe (terzo quarto sec. XIX)

altare maggiore, 1868 - 1868

Predella formata da due gradinoi in marmo bianco, il ripiano ligneo della mensa è rettangolare e la mensa presenta, lateralmente due motivi a mensola sagomati e terminanti con due motivi a sfera in marmo bianco.Il paliotto presenta al centro il monogramma mariano, incisa nel marmo e dipinta in nero. L'alzata è formata da tre gradini decorati copn lastre di marmo nero a venature gialle oppure violacee. Al centro è iul tabernacolo marmoreo, con la faccia frontale decorata da festono vegetali, La porticina è in latta argentata

  • OGGETTO altare maggiore
  • MATERIA E TECNICA latta/ sbalzo/ argentatura
    legno/ sagomatura
    marmo bianco/ scultura/ sagomatura
    marmo/ intarsio/ incisione/ pittura
    MURATURA
  • ATTRIBUZIONI Casabella Giuseppe (notizie 1868)
  • LOCALIZZAZIONE Ceva (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'altare è stato eseguito nel 1868 da Giuseppe Casabella, come si evince dalla convenzine stipulata e datata 16 aprile 1868, conservata presso l'Archivio Parrocchiale di Ceva. Il committente, l'Arciprete della Collegiata di Ceva, Giorgio Ferreri, apporta delle modifiche all'ornamentazione dell'altare, con l'aggiunta delle rosette e dei pomi, rispetto al disegnoi proposto, andato perso. Casabella è figlio dell'autore dell'altare di S. Rocco della stessa chiesa: egli, conservando il modello di altare proposto dal padre, dà anche prova della continuità della bottega. Il laboratorio era a Garessio, dove venivano realizzati i pezzi. E' molto probabile che vennero impiegati marmi provenienti dalle valli monregalesi: nella stessa Garessio erano presenti cave, gestite nel XIX secolo da una società francese (E. BILLO', Artigiani ed artisti a Mondovì, Mondovì 1978, pp. 88-89). Sembra che vi siano stati almeno altri due altari precedenti a questo: il primo, il più antico e antecedente alla costruzione dell'abside, "è il medesimo di materiuale, ed è ornato di dozzinale pittura, come anco lo sfondo del medesimo (..), la pietra portatile, e quasi al piano della mensa, vi è la custodia di legno colorita all'intorno e colorita al dinanzi, la porticina d'essa è coperta di damasco bianco e dentro di simile stoffa, ma cremisi il colore" (Mondovì, Archivio della Curia Vescovile, Notizie stato della chiesa Parrocchiale ed Insigne Collegiata di Ceva, il prescritto dell'Ill.mo e Re.mo Monsignore Vagnone, Vescovo e Conte d'Alba, 1770, foll. 51, 53). Nel 1843, anno della costruzione dell'abside, è registrata la costruzione del nuovo altare ad opera di Domenico Bonino che, per 45 lire, si impegna sia per la porta che per "vari altri lavori necessari al nuovo altare" (Ceva, Archivio Parrocchiale, Cappella della Consolata, Quitenza generale di spese ed opere fatte dai Sottoscritti d'intorno alla piccola rotonda della Consolata costrutta nel milleottocentoquarantatre, fol. 141) che potrebbe essere identificato in quello "dedicato a Maria Santissima (...) situato in un elegante tempietto a volta (...) questo si è l'altare maggiorte che è in mazzoneria coi gradini pei candelieri di bosco dorato. Vi è il tabernacolo di bosco dorato di mediocre capacità, però decentemente ornato dentro e fuori" descritto nel 1852 (Mondovì, Archivio della Curia Vescovile, Relazione della Parrocchioa di Ceva nel 1852). Tale altare venne venduto per l. 18 al Massaro della Chiesa delle Mollere, frazione di Ceva (Ceva, Archivio Parrocchiale, Quaderno delle Entrate, al 1871). Si sottolinea, infine, che nell'Archivio Parrocchiale è conservato un disegno intitolato "Pianta, facciata e spaccato di un altare da eseguirsi in marmo nella Capèpella della Consolata, sulle vicinanze di Ceva", datato 21 gennaio 1894 e firmato Carlo Dompè che non venne mai realizzato. Sull'altare si veda anche Mondovì, Archivio della Curia Vescovile, Relazione della Parrocchia di Ceva nel 1886, fol. 8
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100027817
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • ISCRIZIONI sul paliotto, al centro - M V incrociate - corsivo - a pennello -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1868 - 1868

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'