crocifissione di San Filippo

dipinto, 1740 - 1760

Al centro, in primo piano, è la figura crocifissa di Filippo, con le braccia inchiodate su un braccio e sul montante, mentre una figura maschile sta affiggendo l'ultimo chiodo su un piede. Dietro a quest'ultimo è un personaggio inginocchiato, in atto di stringere il manico di un cestino. Assistono al martirio un gruppo di figure vestite all'antica, poste a destrsa, mentre a sinistra alcuni soldati, con corazza, sono a cavallo. Ilpaesaggio è definito da una quinta di colline e, a desra, da una città cointa da mure, con alti edifici

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
    tessuto/ pittura a tempera
    legno/ modanatura/ sagomatura/ verniciatura/ doratura/ pittura a tempera
  • LOCALIZZAZIONE Ceva (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le notizie sull'acquisizine dei quadri sono ricavabili dallo Scaricamento del 1815, in cui il giorno 4 giugno ne è riportata la donazione da parte del signor Davico (Ceva, Archivio Parrocchiale, Cappella della Consolata. Documenti, Scaricamento del 1815, fol. 83r.) che dona anche un quadro raffigurante S. Carlo Borromeo (ID., fol. 91). In questo secondo caso si fa riferimento al "fu S. Giacomo Davico", per cui si può presumere che si tratti di un lascito testamentele. La scritta sul retro di una delle tele è quindi, molto probabilmente, da riferire al donatore di cui non si hanno notizie e la sua famiglia non è ricordata nei testi locali, sebbene negli stessi anni sia presente un sindaco di nome Davico. Nell'inventario redatto nel 1819, menziona i quadri "con cornici nuove profilate in oro" (Ceva, Archivio Parrocchiale, 24 giugno 1819. Libro dei Conti annuali, Inventario dei titoli e suppellettili di spettanza della Chiesa della B. V. della Consolata). I documenti non menzionano il nome dell'autore, da identifoicare in un artista probabilmente locale, attivo alla metà del XVIII secolo, che sembra inserirsi in un filone dai tratti popolareschi, espressivamente molto vivace, rappresentato dal Maestro degli ex voto di Entracque (Radiografia di un territorio, Cuneo 1980) o dal poco noto Luigi Gambera di Fossano, documentato nel quarto decennio del secolo (M. LEONE, Arte sacra a Fossano, in "Strumenti per ricerche sulla religine delle classi popolare", V. I, "Problemi di impostazione e di metodo. Il caso di Fossano", Torino 1981, pp. 165-166, fig. 34). Non lontano appare, infine, l'opera rappresentante l'Educazione della Vergine, conservata nella medesima chiesa dove sono conservate le tele in esame. Si ricorda che ilciclo è costituito da altre tre tele, non oggetto di schedatura, illeggibili. Nel 1980 cinque tele sono state ripulite dal prof. T. Michelotti
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100027814-4
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1981
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

FA PARTE DI - BENI COMPONENTI

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1740 - 1760

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'