Madonna con Bambino

statua, 1740 - 1760

La scultura poggia su mensola di marmo verde-rosso fissato al muro. La Vergine, colle braccia aperte ed il capo leggermente rivolto a sinistra, è posata su una nuvola. Intorno fanno capolino due cherubini; altri tre ornano la nuvola che, sul fianco destro della Vergine, sorregge il bambino, proteso ed appoggiato alla spalla materna. Il bimbo tiene nella mano desra una mela. La Madonna è coperta da una veste e da un ampio manto solcato da profonde pieghe

  • OGGETTO statua
  • MATERIA E TECNICA marmo bianco/ scultura
  • ATTRIBUZIONI Schiaffino Francesco Maria (attribuito)
  • LOCALIZZAZIONE Gavi (AL)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La scultura, già considerata opera di Schiaffino da Pistone, probabilmente raccogliendo una tradizione locale (M. PISTONE, La chiesa di S. Giacomo", in "Millenario di Gavi", Gavi 1972, p. 13), è stata ancora attribuita a lui da Meriana e Manzitti (G. MERIANA, C. MANZITTI, Le valli del Lemma, dello Stura e dell'Orba, Genova 1975, p. 54, fig. 48). L'originaria appartenenza alla Parrocchiale non è provata, essendo documentata per la prima volta nell'inventario del 1906, colocata all'Altare dell'Angelo Custode (Gavi, Archivio Parrocchiale, Inventario della Chiesa Parrocchiale di S. Giacomo Maggiore in Gavi anno 1906). Francesco Schiaffino, allievo dapprima del fratello Bernardo, aveva compiuto il proprio apprendistato a Roma, dove dal 1720 circa era stato accettato, grazie all'interessamento del pittore genovese Paolo Gerolamo Piola (1666-1724) presso la bottega di Camillo Rusconi. Tornato nella città natale nel 1724, divenne forse il più rappresentativo scultore genovese della prima metà del secolo. Già le prime opere, dove più evidenti sono i legami con la scultura barocca romana, si caratterizzano per l'accentuazione virtuosistica dei particolari, trattati con cura minuziosa. Lo stesso aspetto informa le opere posteriori, dove le suggestini romane, da dirette, si fanno sempre più mediate e si coniugano con la cultura locale, in parallelo all'arte di pittori come il Piola (R. SOPRANI, G. RATTI, Vite di pittori, scultori e architetti genovesi, Genova 1768, pp. 279-283; M. LABO', in U. THIEME, F. BECKER, Allgemeines Lexikon der Bildenden Kunstler von der Antike bis Zurgegenwart, Lipsia 1936, vol. XXX, pp. 44-45, ad vocem; V. MARTINELLI, Due modelli di Camillo Rusconi ritrovati, in "Commentari", 1953, IV, fasc. 3, pp. 231-241; E. GAVAZZA, La collaborazione Carlone-Schiaffino nella Basilica di Carignano, in "Arte lombarda", 1962, n. 2, pp. 105-116; E. GAVAZZA, Per lo Scultore Francesco Maria Schiaffino, in Studi in onore di Giusta Nicco Fasola, Arte Lombarda, 1965, pp. 179-190). Dal catalogo delle opere compilato dal Labò va espugnato il pulpito della Collegiata di S. Biagio a Finalborgo, oper di P. Bocciardo (La Collegiata di San Biagio a Finalborgo, Savona 1981, pp. 27-28), mentre la Madonna della Misericordia, già nella chiesa di S. Pancrazio, e l'Immacolata Concezine, già nella chiesa di S. Salvatore, sono andate probabilmente perdute in occasione della II guerra mondiale. L'attribuzione all'artista dell'opera in esame appare confermata dal confronto con la Vergine della Cappella di Palazzo Ducaòe a Genova (F. CARACENI (a cura di), Palazzo Ducale, Genova 1976, fig. 22) e con la S. Anna e la Vergine Bambina della Chiesa di S. Anna, databile al 1755 circa (C: MAGNANI (a cura di), Chiesa di Sant'Anna, Genova 1979, fig. 10). Le affinità con quest'ultima, i legami evidenti soprattutto nella profondità e enlla tipologia delle pieghe, con la pittura del Piola e con la rispresa locale di Francesco Solimena come la si ritrova nel primo periodo di Francesco Campora e il già comsumato distacco dalla diretta influienza romana permettono di collocare il lavoro di Gavi fra le opere tarde dell'artista
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100027611
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1981
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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