decorazione plastica, complesso decorativo di Bugatti Bartolomeo (terzo quarto sec. XVIII)

decorazione plastica, 1765 - 1765

Gli stucchi ornano la parte superiore della parete absidale di fondo, nella quale si eleva l'alzata dell'altare maggiore e si aprono due finestre laterali, incorniciate da volute fitomorfe e cascate i fiori e ovuli con mensoloni asimmetrici e, negli stipiti e nell'introdosso, ovuli. Sotto le finesre, cornici a volute con fiori e foglie delimitano una cartella asimmetrica con finta grata curvilinea. Una larga cornice delimita l'arco superiore, scendendo in forma semiellittica al centro ad inquadrare alcuni cherubibi tra nuvolette. Altre due fasce contenenti cascate di fiori si uniscono al semiellisse per delimitare lateralmente un riquadro sovrastante l'alzata dell'altare. Gli stucchi bianchi sono su fondo rosa; mentre il fondo è verde negli sguanci delle finestre e il riquadro sopra l'altare, e celeste nel soprastante semiellisse

  • OGGETTO decorazione plastica
  • MISURE Altezza: 500
    Larghezza: 750
  • ATTRIBUZIONI Bugatti Bartolomeo (notizie 1765)
  • LOCALIZZAZIONE Ovada (AL)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il pagamento di lire 106,10 a "Bartolomeo Bagutti", di cui non si sono trovate indicazioni biografiche, "stuccatore per stucchi fatti in Sancta Sanct.m del Orat.o" registrato nel 1765 (Ovada, Archivio della Confraternita, Libro dei Conti di S. Gio. Batta. 1737-1787, al 6 luglio 1765) è riferibile a questa decorazione. Esso segue di un anno il pagamento per gli stucchi del volto a G. Bocchetta, nell'ambito di una generale risistemazione della zona presbiteriale ed absidale. Rispetto agli stucchi della volta, però, quelli della parete absidale presentano una maggiore esilità, con utilizzo di elementi decorativi che si ritrovano a Genova in Palazzo Durazzo Pallavicini in via Lomellini (G. MORAZZONI, Stucchi Italiani. Maestri genovesi sec. XVI-XIX Milano 1950,, tavv. LXXX-LXXXII). Per l'introduzione in area genovese di un'intronazione quasi d'oltralpe per le esili decorazioni a stucco rococò, si ricorda il ruolo che E. Gavazza suppone svolto da Diego Carlone, figlio di Giovanni Battista, col suo rientro a Genova verso gli anni Trenta, dopo essere stato attivo in Germania, Austria e Svizzera /E. GAVAZZA, "Apporti lombardi" nella decorazione a stucco tra'600 e'700 a Genova, in Arte e Artisti dei laghi lombardi, Como 1964, Vol. II, pp. 60-61; M. MARANGONI, I Carloni, Firenze 1925)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100027518
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1981
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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