Cristo crocifisso

scultura, 1590/ 1610

Il Cristo è raffigurato già morto, col capo reclinato cinto dalla corona di spine e con cli occhi chiusi. Lunghi capelli e la barba scendono sulle spalle e sul petto. Il periozoma bianco ornato da fitti e minuti racemi dorati, un cui lembo gli ricade sul fianco sinistro, gli copre i fianchi. Le gambe sono parallele e diritte, i piedi sovrapposti. La figura è inchiodato ad una croce latina

  • OGGETTO scultura
  • MATERIA E TECNICA legno/ scultura/ pittura/ doratura
  • MISURE Profondità: 30
    Altezza: 140
    Larghezza: 90
  • AMBITO CULTURALE Bottega Liguro-monferrina
  • LOCALIZZAZIONE Ovada (AL)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Crocifissi di media grandezza come questo, in genere concepiti anche per uso professinale, sono piuttosto frequenti nell'Alto Monferrato. L'evoluzine della tipologia può essere seguita nel corso del Cinque e del Seicento nella descrizione anatomica più o meno caratterizzata, nell'accentuarsi dell'inarcamento delle braccia, nel peizoma che dall'iniziale semplicità assume pieghe e sbuffi più articolati e legati alla cultura barocca. Il crocifisso in esame, confrontato con la coppia dell'Oratorio del S. Suffragio di Ponzone, può essere datato in una posizine intermedia: se il perizoma ha conservato la semplicità del primo fra i due, la descrizione anatomica si è fatta meno caratterizzata. Esso può quindi essere stilisticamente dastato fra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo, La prima menzione sicura è del 1663: in quell'anno e nell'anno successivo, nelle suppliche che l'Oratorio rivolge al Vescovo di Acqui per poter erigere il nuovo altare, la scultura è già descritta come oggetto di grande devozine, dal quale hanno ottenuto "favori e gratie come si scorge da voti ivi appesi sì d'arg.to come di cera, tavolette dipinte,...e altri segni (Acqui, Archivio vescovile, Ovada 1600-1950, Suppliche del 8 maggio e 7 novembre 1663 e del 1664). Il crocefisso, impiegato anche durante le processini, viene in quegli anni riposto nella nicchia ove ancora si trova. In tale nicchia sono inoltre custodite le stratue di S. Caterina da Genova e dell'Addolorata, oltre a diversi ex voto d'argento. In tale nicchia, nel 1699 e nel 1714, vi erano solo due reliquari indorati (Acqui, Archivio vescovile, Visite Pastorali del 1699 e 1714). Il crocifisso è ricordato nell'inventario redatto nel 1910 (Ovada, Archivio della confraternita, Confraternita della SS. Trinità e S. Gio. Battista. Ovada. Inventario 1910, inv. n. 34)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100027489
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1981
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI sulla croce, sopra la figura di Cristo - I.N.R.I - lettere capitali - a incisione - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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