portone - a due battenti, opera isolata - bottega vercellese (fine/inizio secc. XVII/ XVIII)
portone a due battenti,
1690-1710
Le diue ante sono ornate ciascuna da tre pannelli principali intagliati: i quattro pannelli estremi sono ornati da girali d'acanto e da un fiore tenuti da un anello entro cornice mistilinea, a cui si aggiungono quattro fiori fogliati angolari; i due centrali presentano mascheroni fitomorfi con girali entro cornici, anch'esse mistilinee ma a losanga, con quattro fiori analoghi. A questi si aggiungono quatro sottili pannelli lisci alle estremità. L'architrave è ornata da volute da cui nascono foglie d'acanto e su di essa è applicata al cenrto un anuvola con raggiera. Le due maniglie di ottone hanno forma di fiori esotici. L'altra faccia del portone non presenta decorazioni, ma solo i quattro cardini in ferro a cui sono fissate le ante
- OGGETTO portone a due battenti
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MATERIA E TECNICA
Ottone
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MISURE
Altezza: 336
Larghezza: 155
- AMBITO CULTURALE Bottega Vercellese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Collegio delle Orfane Isabella di Cardona
- INDIRIZZO piazza Amedeo IX, s.n,c, Vercelli (VC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il tipo di decorazione a girali e fiori dei pannelli ebbe grande diffusione in area vercellese e biellese durante tutto il Seicento, raggiungendo, verso la fine del secolo, la maggiore esilità che caratterizza i nostri intagòli. Un'impostazione simileè presente nei pannelli che ornano inferiormente una coppia di confessinali tardo-seicenteschi in S. Andrea (A. M. BRIZIO, Catalogo delle cose d'arte e di antichità d'Italia. Vercelli, Roma 1935, pp. 23-24). Anche il tema cinquecentesco dei mascheroni fitomorfi fu ampiamente ripreso negli intagli piemontesi del Seicento, soprattutto nella prima metà del secolo, sopravvivendo però nelperiodo successivo. Se le decorazioni dei pannelli e dell'architrave sono stilisticamente databili verso l afine del XVII secolo, più problematica è la datazione complessiva del portone che subì probabilmente un rimaneggiamento in epoca posteriore. L'attuale sede del Collegio delle Orfane subì infatti un profondo rimaneggiamento a partire dal 1768, quando era occupato dalle monache benedettine di S. Spirito, ad opera dell'architetto L. Barberis. Tale rimaneggiamento interessò anche l'attuale atrio, coincidente con parte della chiesa primitiva. E' probabile che in questo giro di anni il portale sia stato rifatto, riutilizzando intagli più antichi. La nuvola con raggiera applicata sull'architrave presenta una tacca nella quale doveva inserirsi un simbolo sacro, forse la colomba dello spirito Santo. Con un ulteriore intervento si sono sostituite le maniglie, di stile Liberty
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100027445
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1981
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI faccia posteriore, entro targhetta di ottone - 31 - numeri arabi -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0