Il parato, formato da una pianeta, un velo e una stola, è confezionato in lampasso lanciato broccato: fondo cannetillé con effetto di disegno taffetas e per due trame supplementari lanciate costanti e più trame broccate, di cui una in argento vero filato, legate in diagonale direzione Z, e sul rovescio legate in taffetas. Il motivo decorativo, leggibile soprattutto sul velo, è dato da una grande voluta a S rovesciata con andamento verticale sinusoidale. Su fndo giallo zolfp, ogni voluta d'argento è decorata: nel ricciolo inferiore da un mazzolino con fiori, fordalisi, al centro da un mazzo di fiori e foglie di dimensioni ingigantite, una peonia rosso-violetto, una dalia rosso-rosato, una peonia d'argento; sul ricciolo superiore da un piano circolare con bassa corolla, da una peonia fogliata e da un'infiorescenza tipo lupini rossi e blu. Galloni in argento filato: quello minore, decorato da un motivo a zig-zag, orla il bordo; quello maggiore, che definisce le colonne e lo scollo, è ornato da un motivo a tortiglione con profili ondulanti e festone molto basso; la fodera è in tela di cotone color verde
- OGGETTO paramento liturgico
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MATERIA E TECNICA
TELA DI COTONE
- AMBITO CULTURALE Manifattura Francese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo religioso
- LOCALIZZAZIONE Chiesa dei SS. Pietro e Paolo
- INDIRIZZO Piazza Bertotti, 2, Oleggio (NO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Non si hanno documenti inerenti il parato (inv. 394), probabilmente già presso l'Oratorio di S. Giovanni Battista dal 1744, anno in cui la sacrestia risulta di nuova costruzione e la sacra suppellettile sufficiente e decente (Novara, Archivio Diocesano, T. 267, fol. 25). Non si ha traccia invece delle pianete citate nelle visite pastorali del 1853 e del 1897, la prima rossa abolita nel 1904 perchè di cotone, la seconda "multicolore da far tingere" (Oleggio, Archivio Parrocchiale, F. 5, a. 1853, 1897, 1904). I dati tecnici e stilistici, la resa di effetto pittorico che pare ottenuto con la tecnica del point-rentré che permette di creare tonalità sfumate, la policromia d'insieme e la plasticità delle forme, oltre alla struttura ornamentale pseudo-architettonica, sottolineata in più parti da profili neri, suggeriscono una datazione intorno al 1735-1744 ed un'attribuzione ad ambito francese (per confronti A. M. AGUZZI, M. BAIARDI, Appunti per una storia del tessuto d'arte barocca in Lombardia e in Piemonte, in Arte lombarda, 1962, p. 12; D. DEVOTI, L'rte del tessuto in Europa, Milano 1974, figg. 151, 156; L'arredo sacro e profano, Bologna 1979, scheda 298; D. DEVOTI, G. ROMANO (a cura di), Tessuti antichi nelle chiese di Arona, catalogo della mostra, Torino 1981, pp. 41, 47; per i galloni N. GABRIELLI, Arte e cultura ad Asti attraverso i secoli, Asti 1976, p. 114; G. ROMANO, Velle di Susa arte e storia dall'XI al XVIII secolo, catalogo della mostra di Torino, p. 176, scheda n. TS. 10 di M. di Macco)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100027090-1
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1981
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0