paramento liturgico, insieme - manifattura italiana (terzo quarto sec. XVIII)

paramento liturgico,

Il parato, formato da due pianete, due stole, due manipoli e un velo da calice, è confezionato con taffetas liseré broccato: sul fondo, si snoda, con andamento serpentino, un meandro creato da un nastro decorato con fiorellini stilizzate interposti a rigature orizzontali, i cui bordi sono impreziositi da un disegno smerlato e da un motivo sfrangiato. Le anse cresate dal meandro sono occupate da mazzi di fiori disposti alternativamente ed adagiati su un secondo nastro dall'andamento sinuoso ottenuto con la slegatura della trama di fondo e ornato con un motivo a piccoli pois. Il decoro è creato da trame supplementari in argento, in oro e in seta policroma amaranto, tre gradazioni di rosa e verde. Il parato è rifinoto con galloni decorati con un motivo a giorno, ad esclusione del velo

  • OGGETTO paramento liturgico
  • MATERIA E TECNICA filo/ lavorazione a telaio
    seta/ broccata in argento
    seta/ broccata in oro
    seta/ liseré
    seta/ taffetas
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana
  • LOCALIZZAZIONE Novara (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Sfortunatamente non è possibile identificare il parato in esame con quelli elecanti negli inventari ottocenteschi che contengono informazioni troppo generiche e che definiscono un corredo corrente, privo di tessuti in oro e argento o pezzi particolarmente importanti, legati a donazioni o a personaggi illustri. La tipologia ornamentale appare confrontabile con la pianeta pubblicata da D. DEVOTI, L'arte del tessuto in Europa, Milano 1974, tav. 178, con quella conservata a Colorno (L'arte a Parma dai Farnesi ai Borbone, catalogo della mostra, Parma 1979, p. 327) e ad Arona, presso il Monastero della Visitazione e la chiesa collegiata di S. Maria (D. DEVOTI, G. ROMANO (a cura di), Tessuti antichi nelle chiese di Arona, catalogo della mostra, Torino 1981, pp. 182-186). In assenza di specifiche attestazioni documentarie, si ascrive il tessuto ad ambito italiano, sottolineando come nel novarese non sono documentate manifatture tessiloi nel Sette e Ottocento ed emerge dai documenti una produzione di tessuti poveri: fustagni, tele di canapa e di lino, con riferminte, per gli acquisti più prestigiosi, alla Lombardia (L. LENTI, A. DE MADDALENA, L'economia nel novarese attraverso i tempi, in Novara e il suo tempo, Novara 1952, pp. 699, 892)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100026940-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1981
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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