armadietto a muro,

L'armadio presenta sulla fronte dieci sportelli, sei quadrati e quattro rettangolari, che chiudono altrettanti vani incassati nel muro. In alto tre mensole, ornate alla base da un frutto di melograno scolpito, sostengono un timpano spezzato. Le specchiature degli sportelli sono decorate da cornici concentriche di moodulo quadrato o rettangolare. Il frontone è percorso da modanature parallele e rettilinee

  • OGGETTO armadietto a muro
  • ATTRIBUZIONI Vecchio Matteo (notizie 1681)
    Longo Stefano (notizie 1681)
    Caviggiolo Carlo (notizie 1681)
  • LOCALIZZAZIONE Borgomanero (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'armadio venne realizzato fra l'ottobre e il dicembre del 1681 da Maestro Matteo Vecchio che ricevette 25 lire per 18 giornate di lavoro, e da Stefano Longho e Carlo Caviggioli "maestri di legnamo", impegnati per 90 giorni a 30 soldi cadauna; si registrano inoltre spese per le assi di noce utilizzate nel fabbricare l'armadio e per il loro trasporto (Borgomanero, Archivio Parrocchiale, Giornale della Veneranda Compagnia del Corpus Domini, 1678-1688, foll. 26r.-27r). L'esecuzione dell'opera si rese necessaria pedr la presenza di un nutrito numero di arredi della Confraternita. Dall'inventario del 1774 si evince che le due ante superiori erano vuote e che la cimasa aveva una "croce nel mezzo, ed iscrizione: Confrater. Corporois Cristi iura et suppllex", andati dispersi (Borgomanero, Archivio Parrocchiale, Inventario che si forma dal Sig. Bernardino Cavaleri Priore della Ven. Confraternita del SS. Sacramento, 1774, fol. 8). Non si trovano menzione dei ganci attualmente presenti. L'opera, di buon livello qualitativo, illustra come l'artista sia orientato verso la cultura di matrice lombarda e milanese: il motivo del timpoano spezzato è uno degli elementi impiegati dal gesuita Daniele Ferrari per gli armadi della sacrestia di San Fedele, ai quali cominciò a lavorare intorno al 1639, fornendo modelli ampiamente diffusi in ambito lomardo (C. ALBERICI, Il Mobile lombardo, Milano 1969, p. 12). L'armadio è citato nell'inventario del 1698 (Borgomanero, Archivio Parrocchiale, Notta del Inventario nella Venuta di Monsignor Vesconte, 1698, f. 5r.) e in quello del 1758 ((Borgomanero, Archivio Parrocchiale, Inventarius Ven. Societatii SS. Sacramento, 1758, f. 5r)
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100026871
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1981
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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