Madonna Addolorata con Cristo morto e angeli

dipinto 1790 - 1799

La composizione è costituita attorno alla figura di Cristo mortyo, adagiato a terra e sostenuto dalla Madre che ha il petto trafitto da una spada. Dietro a Gesù è un angelo in ginocchio in atto di piangere; sulla sinistra un puttino volge lo sguardo dolente al corpo esanime del Salvatore. In alto, a sinistra, è un cherubino che guarda la Madonna. Sullo sfondo è apena percepibile la croce. L'intonazione del dipinto è piuttosto chiara:l'invcarnato doi Cristo è quasi marmoreo, giocato sui toniu del grigio; l'azzurro e il rosa pallido, in tonalità quasi irridescenti, compongono le vesti, i manti e le carnagioni della Vergine e degli angeli

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Giulio Cesare Procaccini
  • LOCALIZZAZIONE Borgomanero (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE I dati relativi al dipinto sono molto scarsi e non si conosce nulla sulla sua provenienza. E' citato nella Visita Pastortale del Vescovo Gentile del 1866 che, sull'altare di S. Rocco, vede "un piccolo quadro della SS. Vergine Addolorata, che riceve in grembo il Figlio deposto dalla Croce " (Novara, Archivio Storico Diocesano, Vicariato di Borgomanero, Gentile, 1866, V. 422, Inventario). Lo stesso dociumento registra il passaggio all'altare di S. Rocco del Consorzio della B. V. Addolorata, fondato presso l'altare di S. Carlo dal Prevosto G. B. Curti nel 1756. La prima immagine collegata a questa devozine era una statua in legno dorata. posta in una nicchia con vetro e cornice dorata nella cappella di S. Carlo (Novara, Archivio Storico Diocesano, Vicariato di Borgomanero, Balbis Bertone, 1758, Visite Pastorali, V. 295, f. 8v) e solo in un secondo momento, nell'Ottocento inoltrato, compare la tela dipinta. Brevi citazioni di immagini dipinte della Madonna Addolorata si trovano in alcuni Inventari della Confraternita del S.mo Sacramento, ma si tratta di quadri d'apparato (Borgomanero, Archivio Parrocchiale, Notta del Inventario, 1698, f. 11r.; Inventarius Ven. Societatii SS. Sacramento, 1758, f. 8v). D'altra parte mancando la descrizione non è possibile identificare l'oggetto schedato, con quelli menzionati nei documenti. L'attribuzione a Giulio Cesare Procaccini, proposta da Caviglini (G. CAVIGLinI, La cappella di S. Rocco, in "L'Araldo", 1977, XXXI, n. 2. p. 3) sembra da respingere, per orientarsi su un artista attivo nella seconda metà del Settecento, forse in possesso di una prepsarazione accademica per quanto riguarda la tecnica disegnativa e pittorica, ma ancora ledgato alla pittura locale nell'impostazione devozionale del dipinto. Di notevole interesse è la figura del Cristo Morto per il morbido disegno che ne definisce l'anatomia. l'attento chiaroscuro che tornisce la figura imprimendole, grazie anche alla tonalità chiarissima dell'incarnato, un carattere statuario. La naturalezza dell'abbandono delle membra sfinite rivela una volontà di riproduzione realistica, ma contemporaneamente la purezza e il candore del corpo appena intaccato dalle stimmate e dalla ferita sul costato, attuano in'idealizzazione del soggetto. Notevole è lo studio del capo riverso, mentre le altre figujre appaiono più convenzinali negli atteggiamenti e nel contenuto patetismo, da collegare alla pittura devozionale presente in zona nel Settecento. Un confronto è istituibile con l'Addolorata e S. Chiara della pala dedicata all'Adorazione del Crocifisso in S. Maria delle Grazie a Varallo, datata 1757 e attribuita dalla Gabrielli a Cantalupi di Miasino (N. GABRIELLI, Ultime segnalazioni di opere d'arte in Pieminte, in "Bollettino S.P.A.B.B.A., 1961, fasc. IV, p. 167, fig. 3)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100026864
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1981
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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