porta - a due battenti, opera isolata - bottega lombarda (ultimo quarto sec. XVII)
porta a due battenti,
1675 - 1699
I due battenti della porta sono composti da assi rettangolari, trattenute da borchie in ferro che svolgono una funzione anche decorativa, essendo collocate nei punti di intersezione di linee diagonali lievemente incise nel legno, formanti un motivo a losanghe. In alto le borchie compongono un disegno con due ovali concentrici. I due pannelli in basso presentano, inciso superficialmente con semplice intaglio, un motivo mistilineo. Esternamente presente due catenacci in ferro, decorati alle estremità da elementi curvilinei, ripetuti attorno alla serratura in basso. Anche gli anelli che pendono dalle sbarre sono sagomati
- OGGETTO porta a due battenti
- AMBITO CULTURALE Bottega Lombarda
- LOCALIZZAZIONE Borgomanero (NO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'ingresso già in passato veniva comunemente definito "del voltone" erchè si trova a fianco di una bassa volta a botte costituita al termine dell'ottavo decennio del Seicento sulla via retrostante l'edificio della chiesa per consentire l'ampiamento del coro. L'inventario del 1617 non registra la presenza di quest'ingresso, già menzionato nel 1698, dove, unitamente alla porta principale e alle due laterali, sono ricordate "due altre porte una verso mattina, et l'altra verso sera " (Novara, Archivio Storico Diocesano, Inventario della Chiesa Colleggiata Insigne et Capitolo di Borgomanero, 1698). La porta "del voltone" è l'unica rivolta verso oriente e quindi sarebbe da identificarsi con quella "verso mattina", anche se la descrizione che ne segue non corrisponde all'oggetto qui schedato "et anco queste hanno le loro ante di noce ben lavorato, et sicure con li loro cadenazzi, et serature". Nel 1070 è documentata la fabbricazione "di una chiuave maschia fatta di nuovo su l'uscio della chiesa, verso la scuola del Santissimo" da parte del ferraio Malcotto, pagato anche l'anno successivo "per una serratura nuova per la porta sotto il Voltone" e ancora nel 1709 per lo stesso motivo (Borgomanero, Archivio Parrocchiale, Giornale, 1680-1717, ad annum, foll. 95r., 97r., 104r). Ulteriori spese sono documentate nel 1735 "per un occhio al rampone all'uschio del Voltone" (Borgomanero, Archivio Parrocchiale, Giornale, 1718-1760, ad annum, fol. 75v.) e per riparazioni alle assi dei battenti ad opera del falegname Antonio Sacchettino nel 1740 (Borgomanero, Archivio Parrocchiale, Giornale, 1718-1760, ad annum, fol. 97v). Mancano dati precisi per l'Ottocento e il primo Novecento, quando raramente, nei libri contabili, i pagamenti ai falegnami sono accompagnati da specificazione. Tuttavia fra i mandati che si conservano in Archivio ve n'è uno del falegname Giuseppe Morra nel quale sono elencati i lavori eseguiti nel corso del 1849, dal quale emerge che in data 12 aprile, la parropchiale gli deve versare la somma di lire 20 lire "per aver fatto un anta all'uscio del voltone" (Borgomanero, Archivio Parrocchiale, mandato n. 35, 1849).Molto probabilmente si tratta di una porta interena, poichè lo stayto di conservazione e la mancanza di discontinuità delle ante esterne non giustificano un intervento ottocentesco. Nonostante la non corrispondenza della descrizione di fine Seicento che potrebbe anche dipendere da una svista del compilatore, si può ipotizzare che nell'oggetto qui schedato si debba riconoscere, almeno per quanta riguarda i pannelli esterni, la porta originaria, realizzata nell'ambito della ristrutturazione della chiesa, avvenuta fra il 1676 e il 1680. La porta si presenta come un oggetto di modesto livello tecnico e materico, probabilmente per la posizine secondaria e la sua scarsa visibilità, sebbene sia stata nobilitata dai decori delle borchie. Esistevano molto probabilmente dei modelli di riferimento che avevano in Orta e la sua riviera il centro, dove incontra particolare sviluppo l'arte del ferro battuto. Il catenaccio in basso appare molto simile a quello che chiude la porta della III cappella del Sacro Monte di Orta, fatta edificare dal Bascapè nel 1596
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100026843
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1981
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0