Madonna con Bambino, San Gaudenzio e San Giovanni Battista

pala,

Al centro, assisa su un trono, la Madonna con Bambino; ai piedi del trono l'agnello, attributo di S. Giovanni Battista, raffigurato alla sinistra del trono, avvolto in un drappo e con il bastone intyorno al quale è avviluppato il lungo cartiglio. A destra è la figura di S. Gaudenzio, in atteggiamento benedicente, con camice, piviale, pastorale e mitra sul capo incorniciato da una folta barba. I colori predominanti sono il verde, il rosso e il giallo

  • OGGETTO pala
  • ATTRIBUZIONI Giovenone Raffaele (notizie Dal 1572/ 1604)
  • LOCALIZZAZIONE Novara (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto in esame è firmato Raffaele Giovenone e datato 1572. Un inventario del 1845-50 segnala l'affresco nel Portico Vecchio della Cattedrale (Novara, Archivio Storico Diocesano, Inventario 1845-1850, p. 65) e di questa provenienza potrebbe esserne segno il deperimento del colore e l'avanzato stato di deterioramento, dovuto con tutta probabilità proprio agli agenti atmosferici. Il trasporto dell'affresco nella Cappella avvenne con tutta probabilità contemporaneamente al trasporto degli affreschi di Lanino, come sembra indicare la posizine nella cappella, per nulla casuale. L'affresco, di cui non sono stare reperite attestazioni documentarie, è citato da Massara G. MASSARA, Iconografia di Maria Vergine nell'arte novarese, Novara 1904, pp. 28, 70), dalla Brizio che lo crede proveniente dalla Cappella di S. Giuseppe A. M. BRIZIO, La pittura in Piemonte dal romanico al 500, Torino 1942, p. 223) e in tutte le voci biografiche dedicate al pittore (S. WEBER, Givenone Raffaele, in Thieme Becker Kunstler Lexikon, lipsia 1921, vol. XIV, p. 153; C. CARAMELLINO, Giovenone Raffaele, in "Dizinario enciclopedico Bolaffi dei pittori e degli incisori italiani", Torino 1974, vol. VI, p. 75). Il dipinto in questione costituisce, al momento attuale delle ricerche, la prima opera documentata del pittore e punto fondamentale per ricostruire la siua attività nel novarese, in partiocolare ad Orta, come suggerito già da Romano (G. ROMANO, Casalesi del Cinquecento, Torino 1970, p. 10). Raffaele Giovenone, figlio di Giovan Battista e Laura Cane, è nipote del più noto Ottaviano Cane, raggiunge il punto più alto nella ante d'organo di S. Sebastiano a Vercelli, dove si mescolano elementi che appartengono ormai ad un manierismo di marca tardo gaudenziana (G. C. SCIOLLA, Il biellese dal medioevo all'ottocento, Torino 1980, p. 157). Non a caso nella sua opera è stata intravista un'influenza gaudenziana mediata dallo zio Ottaviano Cane, da cui sembra assorbire una certa qual secchezza nella realizzazione delle figure. L'opera novarese, molto deperita nei colori, in modo particolare nel fondo sembra riecheggiare la maniera dello zio; l'impianto della composizione rimane quello tipico gaudenziano, ripreso da Fermo Stella e da Ottaviano Cane, alla cui tavola di Bianzè sembra ricamiare la figura di S. Gaudenzio, molto vicina a quella di Santo vescovo (Opere d'arte a Vercelli e nella sua provincia. Recuperi e restauri 1968-1976, catalogo della mostra, Vercelli 1976, p. 26). Questo stessa schema sarà ripetuto dieci anni più tardi nella tavola della Pinacoteca Sabauda, con Madonna, S. Giovanni Battista, S. Caterinae Devoto e lo stesso agnello ai piedi del trono della Vergine, esattamengte come a Novara (N. GABRIELLI, Galleria Sabauda, Maestri Italiani, Torino 1971, p. 140). Per ulteriore biografia si veda C. DinISOTTI, Notizie biografiche di vercellesi illustri, Biella 1862, p. 208; G. BARLASSINA, A. PICCONI, Le chiese di Novara, Novara 1933, p. 223
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100026672
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1981
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI sul recto, in basso, a destra - S. GAU - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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