deposizione di Cristo dalla croce

dipinto,

Il dipinto presenta, al centro, Cristo deposto dalla croce, su di un telo sorretto da tre uomini, arrampicati su scale, e da altri due appoggiati al braccio orizzontale della croce. In basso a sinistra la Madonna con le mani giunte ed una spada infissa nel petto; la Maddalena in ginocchio regge il sudario e altre donne piangono in ginocchio. Ai loro piedi i chiodi, il martello, le tenaglie e un panno in un recipiente. A destra, discostato un soldato a cavallo. Ai lati si intravede una piccola parte delle croci del buono e cattivo ladrone. I colori sono accesi e lividi: blu, verde, bianco, rosa per i manti, carni terree. Il fondo è giallo-grigio. Il panneggio è agitato e complicato

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • LOCALIZZAZIONE Livorno Ferraris (VC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto è situato dietro l'altare maggiore. La visita pastorale di Lelio Ardizzone del 1680 menziona una "icona bella" ornante l'altare mggiore (Casale, Archivio della Curia Vescovile, Visita Pastorale di L. Ardizzone, 1680, Volume I, Atti-decreti, I fascicolo, fol. 150v), non ben precisata ma che sembra corrispondere a quella in esame. La visita pastorale di Pietro Secondo Radicati, del 1723, ricorda " dietro il medesimo Altare (maggiore) v'è il coro con un altro altare d'intaglio e sua incona" (Casale, Archivio della Curia Vescovile, Visita pastorale di P. S. Radicati,1723, V. II L. M. O. P., fol. 34). Il dipinto è citato per la prima volta nella visita di Girolamo Caravadossi, del 1730, che specifica "in faccia del choro vi è un'incona rappresentante la Deposizine di Gesù Cristo dalla croce sostenuto da Maria Vergine Addolorata e dagli Angioli " (Casale, Archivio della Curia Vescovile, Visita pastorale di C. Caravadossi,1730, V. III Inventari L. M. O. P., fol. 171). Nell'Inventario dei beni della Confraternita, elencato nella stessa vistita, è registrato che "dietro l'altar maggiore si trova l'incona col quadro della B. V. dei Sette dolori Titulare" (Casale, Archivio della Curia Vescovile, Inventario dei beni della Confraternita, in Visita pastorale di C. Caravadossi,1730, V. III Inventari L. M. O. P., fol. 235). Infine. nell'Inventario degli Altari e delle Suppellettili della Confraternita elencato nella visita pastorale di I. della Chiesa, del 1752, è ricordato "quadro d'incona di bosco d'inatglio semplice rappresentante detto quadro la B. V. Addolorata e depposizine del Santissimo Salvatore dalla croce" (Casale, Archivio della Curia Vescovile, Inventario degli Altari e delle Suppellettili della Confraternita, in Visita pastorale di I. della Chiesa, 1752, V. II Risposte F-O, fol. 350). Il dipinto, probabilmente commesso dalla Confraternita della Misericordia, per ricordare la propria costituzione avvenuta nel 1608 (R. ORSENIGO, Vercelli sacra, Como 1909, p. 283), è riferibile agli inizi del Seicento, tenendo conto anche del fatto che si trova in una fastosa cornice databile in questo torno di anni
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100026600
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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