Madonna in gloria e Santi

pala d'altare, 1740 - ante 1752

Il dipinto raffigura in alto la Madonna in gloria col manto blu e veste bianca, circondata da angelini e cherubni; a destra, in ginocchio, un santo con pianeta, camice e manipolo bianche e dorate in atteggiamento di contrazione. In basso a destra S. Margherita da Cortona col saio francescano, inginocciata su tavole, sorretta da due angeli con vesti gialle ed ali grige; ai suoi piedi i simboli iconografici: il bambino nella culla, con copeta bianca e blu e legacci rossi, il cagnolino, il teschio e il libro. A sinistra un santo vescovo con mitra, piviale argentato a fiori rosa e blu, veste verde e pastorale. Il pavimento ha mattonelle rosse, il fondo è grigio-seppia. Dominano i colori scuri. La cornice, molto semplice, è dorata.,

  • OGGETTO pala d'altare
  • MISURE Altezza: 312
    Larghezza: 208
  • AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
  • LOCALIZZAZIONE Livorno Ferraris (VC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto è citato per la prima volta nell'Inventario delle Suppellettili della Confraternita dei SS. Apostoli stilato in occasione della Visita pastorale di Ignazio della Chiesa, del 1752: "quadro di S. Margherita da Cortona con cornice dorata e cimasa di sopra" (Casale, Archivio della Curia Vescovile, Visita pastorale di I. della Chiesa, 1752, fol. 345v). Nell'Inventario registrato nella visita pastorale di Giuseppe Luigi Avogadro, del 1765, è ricordato "un quadro di Santa Margherita da Cortona con cornice dorata" (Casale, Archivio della Curia Vescovile, Visita pastorale di G. L. Avogadro, 1765, V. II Risposte F-M, fol. 403v). In onore della santa fu eretta in Livorno una Compagnia, come risulta dalla richiesta al vescovo di Casale pr l'approvazione della Confraternita di S. Margherita da Cortona del 1752 (Livorno Ferraris, Archivio Parrocchiale, Richiesta di approvazione della Confraternita di Santa Margherita da Cortona, 1752): nel 1756 furono stesi dei capitoli da approvarsi dal vescivo di Casale, Mons. Ignazio della Chiesa, e da proporsi in osservazione di chi desidera essere ascritto nella Confraternita (Livorno Ferraris, Archivio Parrocchiale, Capitolo da approvarsi..., 1756). dal punto di vista stilistico, il dipinto è riferibile all'area culturale piemontese della metà del Settecento, di cui uno degli esponenti è Ignazio Nepote, ricordato dal Vesme come pittore mediocre attivo a Saluzzo, Torino, Pinerolo ed Agliè (A. BAUDI DI VESME, L'arte figurativa in Piemonte dal XVI al XVIII secolo, Schede, Torino 1961, Vol. II, p. 664). L'opera in esame, pur con impoverimenti ed esecuzione meno brillante, possiede elementi quali l'impianto, il panneggio mossoe abbastanza complicato, il patetismo nell'abbandono della santa, che ritroviamo nella "Madonna col Bambino" di Nepote, del 1774, della Parrocchiale di Agliè (P. FURNO, Agliè, Ivrea 1977, p. 62, fig. 57) e nella tela raffigurante la "Madonna e Santi" della Parrocchiale di Tronzano. E' da notare che ad Agliè, vicino a Nepote ed appartenenti ad una vicina area culturale, sono presenti F. A. Meyerle, pur con elementi più classicheggianti, eFelice Cervetti, con tele del 1774 (ID. pp. 61, 70, figg. 56, 61) che presentano in comune con la tela di Livorno elementi quali il panneggio quai cartaceo, il paesaggio di fondo, le mani lunghe e disarticolate, pur mostrando una qualità decisamente superiore
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100026588
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1981
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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