ritratto di Domenico Borbonese
Il personaggio è rappresentato frontalmente, a mezzo busto, con il capo lievemente rivolto verso destra. Porta la parrucca, con boccoli schiacciati ai lati e fiocco sul retro della nuca; fronte scoperta. Indossa una marsina aperta, sotto la quale si intravedono il gilet, abbottonato, camicia e jabot. Sulla spalla sinistra è appoggiato un drappo, fittamente panneggiato, che incornicia il busto nella parte inferiore, in corrispondenza delle braccia, appena accennate. La scultura poggia su un basamento a colonnetta con cornice superiore modinata e base a sezione quadrata. Esso è collocato su una mensola ornata da elemento a voluta che termina in una foglia di acanto stilizzata. Al di sotto di essa è collocata la lapide commemorativa e al di sopra è posto lo stemma gentilizio
- OGGETTO busto
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MATERIA E TECNICA
marmo bianco di Carrara/ scultura
marmo/ incisione/ scultura
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ATTRIBUZIONI
Bernero Giovanni Battista (1736/ 1796)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Istituto di Riposo per la vecchiaia
- INDIRIZZO Corso Unione Sovietica, 220, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Domenico Borbonese, torinese, figlio di Spirito Maria e di Anna Margherita Asinelli, fu banchiere. Morì a Torino il 13 ottobre 1782. Nel testamento, del 30 giugno 1776, legò all'Ospizio due doti di duecentotrentasette lire l'una, da assegnarsi ogni anno per estrazione a sorte tra giovani povere, di buona condotta e residenti a Torino, cfr. A. Gonella, Regio Ospizio Generale di Carità di Torino, Torino, 1884; G. Claretta, I marmi scritti della città di Torino e de'suoi sobborghi, Torino, 1899, p. 440; A. Manno, Il patriziato subalpino, Firenze, 1906, vol. 2, p. 368; M. di Macco, scheda 79, in E. Castelnuovo-M. Rosci (a cura di), Cultura figurativa e architettonica negli Stati del Re di Sardegna 1773-1861, catalogo della mostra (Torino, Palazzo Reale-Palazzina della Promotrice-Palazzo Madama, maggio-luglio 1980), Torino, 1980, vol. I, p. 79. Il busto che lo raffigura, commissionato allo scultore Giovanni Battista Bernero dalla Congregazione di Carità, unitamente a quello di A. Bogetto, venne pagato il 14 dicembre 1782 per L. 538.2, comprensive anche della realizzazione dello stemma, lapide ed iscrizione. Originariamente collocato nell'antica sede del Regio Ospizio di Carità in contrada di Po, fu trasportato nella sede attuale, unitamente alla lapide e stemma relativi, durante gli ultimi giorni di luglio dell'anno 1888, ad opera dello scultore Arturo Rossi (notizie dal 1878 al 1910). L'opera è stata restaurata in occasione della mostra torinese del 1980
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico non territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100025330
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
- ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1979
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI sotto il busto - 36 - numeri arabi - a pennello -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0