ritratto di Giovanni Battista Perruca
Il personaggio è rappresentato frontalmente, a mezzo busto, con il viso lievemente rivolto verso sinistra. Porta una parrucca con larghi riccioli che discendono dietro le spalle; scriminatura centrale. Rughe evidenziate in corrispondenza della bocca e della fronte scoperta. Indossa una marsina aperta, con larghe asole, ornata da elemento sartoriale sulla spalla, al di sotto della quale si intravedono la camicia e lo jabot. Sulla spalla sinistra è appoggiato un drappo, fittamente panneggiato e bordato, che circonda il corpo, in corrispondenza delle braccia, appena accennate. La scultura poggia su un basamento a colonnetta con cornice superiore modinata. Esso è collocato su una mensola ornata da elemento a voluta nella parte superiore e da foglia di acanto stilizzata nella porzione inferiore. Al di sotto di essa è collocata la lapide commemorativa; al di sopra lo stemma
- OGGETTO busto
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MATERIA E TECNICA
marmo/ trapanatura/ scultura
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ATTRIBUZIONI
Ladatte Francesco (1706/ 1787)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Istituto di Riposo per la vecchiaia
- INDIRIZZO Corso Unione Sovietica, 220, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Giovanni Battista Perruca, figlio del vassallo Antonio dei signori di Lisio, fu avvocato. Sposò in prime nozze a Torino, chiesa di S. Dalmazzo, il 12 gennaio 1696, Francesca Margherita e in seconde nozze a Torino, nella medesima chiesa, il 13 aprile 1728, Lodovica Maria figlia di Giambattista Gerardi del Melle, dalla quale ebbe una figlia, Anna Lucia, che sposò il conte Francesco Raimondi di Mongardino. Morì il 4 marzo 1733, lasciando erede l'Ospizio di Carità ed usufruttuaria la moglie; fu sepolto in Torino, nella chiesa di S. Dalmazzo, cfr. G. Claretta, I marmi scritti della città di Torino e de'suoi sobborghi, Torino, 1899, p. 413; A. Gonella, Regio Ospizio Generale di Carità di Torino, Torino, 1884; Biblioteca Reale, datt. A. Manno, Il patriziato subalpino, sec. XX, vol. 23. Il busto che lo raffigura, commissionato allo scultore Francesco Ladatte dalla Congregazione di Carità, venne pagato nel mese di giugno dell'anno 1759. Originariamente collocato nell'antica sede del Regio Ospizio di Carità in contrada di Po, fu trasportato nella sede attuale, unitamente ai relativi lapide e busto, durante gli ultimi giorni di luglio dell'anno 1888, ad opera dello scultore Arturo Rossi (notizie dal 1878 al 1910)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico non territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100025295
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
- ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1979
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI sotto il busto - 159 - numeri arabi - a pennello -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0