ritratto di Giacinto Scaglia

busto,

Il personaggio è rappresentato frontalmente, a mezzo busto, il viso è rivolto lievemente verso destra. Porta una parrucca con scriminatura centrale e riccioli che ricadono dietro le spalle; fronte stempiata e corrugata. Indossa una corazza con petto e spallacci lisci; sotto alla quale si intravede la camicia. Sulla spalla destra è posto un drappo, variamente panneggiato che circonda li busto, all'altezza delle braccia, appena accennate.La scultura poggia su un basamento a colonnetta con cornice superiore modinata. Esso è collocato su una mensola ornata da elemento a voluta nella parte superiore e da foglia di acanto stilizzata nella porzione inferiore. Al di sotto di essa è collocata la lapide commemorativa

  • OGGETTO busto
  • MATERIA E TECNICA marmo/ scultura/ trapanatura
  • ATTRIBUZIONI Tanzi Alessandro (notizie 1719)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Istituto di Riposo per la vecchiaia
  • INDIRIZZO Corso Unione Sovietica, 220, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Giacinto Scaglia, conte di Verrua, marchese di Caluso, figlio di Carlo Vittorio, cavaliere dell'Annunziata, e di Francesca d'Hermance e saint-Michel, fu investito il 25 gennaio 1708. Capitano, sposò a Torino, in San Giovanni, il 28 novembre 1685, Gabriella Caterina de Mesmes de Marolles, detta la marchesa di Caluso, morta nel 1712. Benefattore del Regio Ospizio di Carità, lo designò erede di un terzo delle sue sostanze con testamento del 7 luglio 1712. Morì senza discendenza a Torino, sotto la giurisdizione della chiesa di S. Teresa, il 12 ottobre 1718, all'età di 73 anni, cfr. G. Claretta, I marmi scritti della città di Torino e de'suoi sobborghi, Torino, 1899, p.G. Claretta, I marmi scritti della città di Torino e de'suoi sobborghi, Torino, 1899, p. 408; Biblioteca Reale, datt. A. Manno, Il patriziato subalpino, sec. XX, vol. 28. Il busto che lo raffigura, commissionato allo scultore Alessandro Tanzi dalla Congregazione di Carità venne pagato nel mese di aprile e maggio del 1719. Originariamente collocato nell'antica sede del Regio Ospizio di Carità in contrada di Po, fu trasportato nella sede attuale, unitamente alla relativa lapide, durante gli ultimi giorni di luglio dell'anno 1888, ad opera dello scultore Arturo Rossi (notizie dal 1878 al 1910). Esistono una statua e una lapide a lui dedicati nell'Ospedale S. Giovanni Battista di Torino
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico non territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100025265
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
  • ISCRIZIONI sotto il busto - 183 - numeri arabi - a pennello -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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