altare, insieme di Buzzi Francesco Maria (terzo quarto sec. XVIII)

altare, 1758 - 1758

Tre gradini in marmo venato di rosa (moderni) sorreggono un complesso ad ampie volute laterali, con inserita lateralmente una larga foglia gialla e sottolineata sul davanti da ghirlande contrastanti. Sopraelevature a tre gradini, sottolineati da cornici in marmo nero, nella tonalità del rosso, bianco, giallo e grigio. Nel primo e nell'ultimo piccola ghirlanda, in tono contrastante, ai lati del tabernacolo. Il paliotto, anch'esso ad ampie volute, presenta un motivo centrale con elementi vegetali, sormontato da una conchiglia in marmi neri e gialli. Sul tabernacolo un tronetto a volute che riprende il motivo del paliotto con strozzatura centrale e concluso da una mensola, anch'essa in marmo nero

  • OGGETTO altare
  • MATERIA E TECNICA marmo giallo/ scultura
    marmo bianco/ scultura
    marmo grigio/ scultura
    marmo nero/ scultura
    marmo rosso/ scultura
    marmo venato/ scultura
  • MISURE Altezza: 80
    Larghezza: 180
  • ATTRIBUZIONI Buzzi Francesco Maria (notizie 1758-1775)
  • LOCALIZZAZIONE Borgo D'ale (VC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel libro di Borgo d'Ale viene riportata la notizia dell'edificazione dell'altare maggiore e della balaustra, avvenuta nel 1758 su committenza di don Saverio Dorra per la somma di £. 2.660. Nel Libro dei Conti della Compagnia del Suffragio vi è una notizia che riguarda una committenza affidata a F. M. Buzzi Danelli di Viggiù nel 1766 per la costruzione dell'altare della Compagnia stessa; questo marmorino viene indicato come già autore del complesso dell'altare maggiore. Altre notizie più recenti riguardano quest'oggetto. Nella relazione di don Biagio Ferrero del 30/1/1907 si ricorda che in esso sono conservate le reliquie di San Defendente e San Desiderio, messe nel 1780 quando tutto il complesso fu trasferito nella chiesa nuova, consacrata in quell'anno dal cardinale Giuseppe di Martiniano. Più recentemente, nel 1935, furono sostituiti il pavimento e gli zoccoli in marmo colorato, su disegno approvato dalla commissione di Arte Sacra. Negli ultimi anni fu anche eliminata la cancellata, conservata in sagrestia. Non stupisce il ricorso ad artigiani lombardi per l'edificazione di complessi lapidari, dato confermato dalla presenza in Borgo d'Ale dei Pelagatta e dei Piodi. Il nome di questo marmorino risulta sconosciuto, mentre è invece accertata la presenza di una famiglia Buzzi di Viggiù, attiva nel Mendrisiotto e di cui sono segnalate due opere di raffinata esecuzione avvicinabili all'oggetto, ossia l'altare della chiesa di Trinità dei Monti a Locarno del 1783 e quello di San Pietro e Santa Lucia a Stabio del 1741 - 1752, opera di Stefano e Angelo Antonio (GHILARDONI V., I monumenti d'arte e di storia del Canton Ticino, Birk Hanser Verlag, Rasel 1972, p. 322). Pertanto si può ipotizzare che questo autore sia un membro, forse aggiunto e comunque contemporaneo, della famiglia Buzzi
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100025075-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1980
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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