Madonna con Bambino

gruppo scultoreo, 1450 - 1474

La scultura, intagliata in un unico blocco, raffigura la Madonna coperta da un manto a rigode pieghe, le mani aperte poggiano sulle ginocchia del Bambino seduto al centro, abbigliato con una lunga tunica, anch'essa a decise cadenze verticali. La mano destra portata al petto sorregge un libro. Sul retro un profondo incavo

  • OGGETTO gruppo scultoreo
  • MATERIA E TECNICA legno di bosso/ scultura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese-valdostana
  • LOCALIZZAZIONE Borgo D'ale (VC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Di questa scultura, che la tradizione ritiene antichissima, rimangono molte notizie sparse. Borgo d'Ale (p. 35) la dice proveniente dalla chiesa di S. Maria, la Gesiassa, di Arelio, antico tempio padano (C. DEBRATELLI, Sule origini del Comune di Borgo D'Ale, Torino 1902, p. 10), che aveva raggiunto dignità plebano (il pievano è ricordato in un documento del 1214) e ricordata ancora nel 1379 insieme a quella di S. Gennaro. La vita parocchiale finì dopo il XV secolo ed oggi rimangono solo rovine (P. VERZONE, L'architettura romanica nel Vercellese, Vercelli 1934, p. 35). Nell'Archivio Parrocchiale rimangono alcune relazioni dei prevosti che ne citano la presenza nella Parrocchiale: quella del 1748 di Don Baralis, dov'è definita "antichissima" e collocata su un altare non precisato; quella di D. Ferrero del 1903 e quella di D. Rollane del 1937, in cui è datata al V secolo. Il parroco ricorda, inoltre, che per "molti anni" essa fu collocata in una teca nella piazza principale del paesse. Pur non aveno la possibilità di ricostruire più precisamente la storia della scultura, è possibile supporre che provenendo dalla chiesa di Arelio, la cui importanza come centro di culto è testimoniata dal I secolo, l'ignoto autore abbia fatto riferimento a modelli, pur se maggiormente colti, frequenti e proveniente dall'Alta savoia e dalla valle d'Aosta (E. CASTELNUOVO, G. ROMANO (a cura di), Giacomo Jaquerio e il gotico internazinale, catalogo della mostra, Torino 1979, p. 248, scheda di G. Gentile). Tuttavia, pur essendoci precise analogie formali con la serie di Madonne assise col Bambino benedicente provenienti da un comune prototipo e datate al XIII secolo, più pertinenti paragoni sul piano delle affinità culturali, si possono proporre con la Madonna dolente del Museo Civico di Torino (ID., p. 257), fermo restando le sostanziali differnze fra un'opera di cultura più colta che riflette modelli d'ambito jaqueriano e un'opera più provinciale, semplificata e legata ad un'impostazione precedente, a cui si riallaccia per compattezza di volumi e a un'aspra rigodezza dei tratti che ci permette di supporre una datazione al teerzo quarto del Quattrocento. Un ulteriore confronto può essere istituito con la Madonna in Trono col Bambino della Galleria Sabauda di Torino (N. GABRIELLI, Galleria Sabauda. Maestri Italiani, Toino 1971, p. 267, fig. 21) proveniente da una chiesa nvarese e datata al XIV secolo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100025048
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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