Madonna con Bambino tra San Bernardino da Siena e Sant'Agostino

dipinto, 1600 - 1624

S. Agostino, in primo piano a destra, è inginocchiato su di una pietra. Il suo corpo è coperto da un serico piviale di colore giallo, foderato di rosso ciclemino, con effetti cangianti particolarmente evidenti sulla spalla. Sul capo è una mitra. La mano destra stringe il pastorale, mentre la sinistra porge alla Vergine il simbolo del cuore. In secondo piano, all'estremità opposta, è rappresentato S. Bernardino, anch'egli inginocchiato e vestito del saio francescano. Si rivolge al Bambino mostrando la cartella su cui compare il monogramma IHS. Al centro la Madonna è seduta e coperta da una veste viola e azzurra. Tiene in grembo il Bambino nudo che si rivolge, con lo sguardo e con il gesto, verso S. Bernardino. La Vergine volge il capo nella direzione opposta e la sua mano pare pronta ad accogliere il dono offertole da S. Agostino. In alto, a destra, un gruppo di puttini alati. La scena è rappresentaat in esterno: in primo piano sono evidenti ciuffi d'erba, le figure hanno alle spalle il fianco di una collina, mentre in alto a sinistra il paesaggio acquista profondità e luminosità maggiori

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Caccia Guglielmo Detto Moncalvo (1568/ 1625)
  • LOCALIZZAZIONE Cuneo (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto perviene a S. Croce agli inizi del Settecento, quando, in seguito alla fusine della Confraternita con quella di S. Bernardino, quest'ultima si trasferisce nell'attuale Chiesa di S. Croce, dove le viene assegnto il primo altare a sinistra (C. FALCO, Santa Croce: note d'archivio, in Radiografia di un territorio, catalogo della mostra, Borgo S. Dalmazzo 1980, p. 222). E' ricordato da Bonino, accanto ad altri tre dipinti da lui assegnati allo stesso autore: la pala con S. Diego nel Santuario della Madonna degli angeli, la tela con S. Grato, S. Giocondo e un Santo vescovo ed un'altra con S. Brunone, nella chiesa della Madonna dell'Olmo (A. BONINO, Il Barocco nel Cuneese, in "Miscellanea Cuneese", (V. CXI, Biblioteca della Società Storica Subalpina), Torino 1930, p. 165). La Galante Garrone aggiunge al corpus di opere cuneesi del Moncalvo altri dipinti, fra cui L'invenzine della Croce, già ricondotto da Riberi a Francesco della Porta (A. M. RIBERI, Arte e Artisti a Cuneo, in "Comunicazioni della Società per gli Studi Storici, Archeologici ed Artistici per la Provincia di Cuneo", maggio 1933, p. 19) sempre nella nostra Confraternita, opere accomunate "da una sorta di ripiegamento malinconico", segnale dei primi riflessi della Confraternita (G. GALANTE GARRONE, Cuneo: la Confraternitadi Santa Croce, in Radiogarfia di un territorio, catalogo della mostra Cuneo 1980, p. 215-216). Il dipinto, che andrà ancora confronato e collocato in rapporto agli altri documenti sull'attività del Moncalvo a Cuneo, presenta segni di ingrandimento, già notati da Bonino, ed è probabile che ciò sia avvenuto al momento del trasporto in S. Croce, attorno al 1715. Per la bibliografia si veda G. CASALIS, Dizinario geografico storico-statistico-commerciale degli Stati di S. M. il Re di Sardegna, Torino 1839, V. V, p. 752; A. BONINO, Cuneo - Santa Croce, in Miscellanea Artistica della Provincia di Cuneo. Cuneo 1933. V. V. II, p. 116; G. PECOLLO, Una pagina di Storia Cuneese. LA Confraternita di S. Croce nei suoi sette secoli di attività, Cuneo 1955, p. 93
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100024980
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1980
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI sul recto, al centro, a sinistra, sulla tabella sostenuta da S. Bernardino - I H S - lettere capitali - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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