pianeta, opera isolata - manifattura lombarda (prima metà, inizio sec. XVII, sec. XIX)
pianeta,
1600 - 1649
La pianeta, di color viola chiaro, è formata da due tipi di tessuto e disegni di damasco classico nele fasce laterali con grandi tralci di cardi fioriti disposti con andamento sinusoidale, di lampasso nella fascia mediana e sulle spalle. Il gallone esterno è tessuto in argento filato e lamellare con profilolobato; quello centrale è sottile e rarefatto in oro e argento filato. La fodera è di tela grezza
- OGGETTO pianeta
- AMBITO CULTURALE Manifattura Lombarda
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Manifattura Liguro-piemontese
- LOCALIZZAZIONE Oleggio (NO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La pianeta (inv. n. 398) proviene dall'Oratorio di S. Stefano protomartire, ricordatonelle visite pastorali dal 1744 al 1904 "poverissimo di arredi" (Oleggio, Archivio Parrocchiale,F. 5, a 1744/ 1904). Le due fasce laterali, con composizone simmetrica, sono dello stesso tessuto e probabilmente facevano parte dello stesso telo uilizzato per la pianeta con infiorescenza centrale. Lo schema del disegno, con fiore di ispirazione ciinquecentesca ((D. DEVOTI, L'arte del tessuto in Europa, Milano 1974, n. 169) ritorna anche in tessuti del XIX secolo, periodo in cui ritornano l'uso del damasco e i motivi del passato (ID., p. 33). Ma l'esecuzione con telaio a mano, la consunzione del tessuto e la ricorrenza del disegno in parati di altri Oratori, collocherebbero la pianeta in un periodo anteriore al 1744, fra i primi paramenti conservati nell'armadio posto dietro l'altare di S. Stefano (Novara, Archivio Diocesano, T. 267, fol. 24), forse del Seicento. E' probabile che il parato sia stato riparato, sostituendo la fascia centrale consunta con un tessuto di uguale colore nei primissimi anni del XIX secolo. In Museo sono conservate altre tre pianete con lo stesso schema compositivo, risolto con particolari differenti e di diversi colori (inv. 376, 380 e 432). Si sottolinea che, successivamente alla redazione della scheda, a Novara è stata allestita una mostra dedicata al patrimonio tessile conservato presso la diocesi novarese fra la fine del Cinque e l'inizio del Seicento. Dagli studi effettuati in tale occasione è emerso che il decoro del damasco impiegato sui laterali è ancorabile fra la fine del XVI e la prima metà del XVII secolo ed è attribuibile, in particolar modo, ad ambito lombardo (P. Venturoli (a cura di), I tessili nell'età di Carlo Bascapè vescovo di Novara (1593-1615), Novara 1994). In assenza di precise attestazioni, si data il parato alla prima metà del Seicento e lo si attribuisce ad ambito lombardo
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100024835
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1980
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2007
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0