piviale, serie - manifattura genovese (sec. XVIII)

piviale,

Entrambi i piviali sono confezionati in damasco giallo decorato con disegno ad andamento verticale dato dallo svolgimento di un tralcio divaricantesi e riunentesi da cui nascono grosse, variegate e fantasiose forme vegetali. Del decoro, nel primo manto, si vedono grosse foglie disposte a corolla intorno ad un frutto granoso, da cui si alzano un fiore foglaiiceo sormontato da due grandi foglie pendenti e due fusti inarcati sotto il peso di due frutti tipo ananas e di foglie frastagliate. Il disegno, nel secondo manto, è creato da un nucleo centrale formato da un cespo di grandi foglie di felce, fiancheggiato in basso da due rametti con foglioline sfrangiate, nascono due grandi frutti ed una più ricca inflorescenza di foglie contenenti campapnule e fiori di campo. I cappucci sono tenuti da tre coccarde di nastro. Lo stolone e il cappuccio sono rifiniti da galloni decorati da foglie di quercia intervalalte da fiorellini. Il bordo del cappuccio è definito da una frangia. Lungo l'orlo del manto corre un gallone più sottile

  • OGGETTO piviale
  • MATERIA E TECNICA seta/ damasco
  • LOCALIZZAZIONE Ponzone (AL)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE I piviali sono confezinati con il damasco definito "della palma", generalmente ricondotto ad ambito genovese. Solo sovrapponendo i due manti si riesce a leggere nela completezza il decoto. Il tessuto, datato da Morazzoni, alla metà del Seicento (G. MORAZZONI, Antiche stoffe genovesi, Genova 1941, p. 57), fu ricondotto dal Thornton dopo il 1730 (P. THORTON, Baroque and rococo silks, Londra 1965, p. 194, fig. 114). Il decoro venne imitato da diverse manifatture anche in epoca moderna, ma replicato in forme più ampie, generalmente con due ripetizini per ogni pezza. Una datazione posteriore al 1730, tenendo conto anche dei galloni che sembrano coevi, pare più consono ai nostri. Il tessuto è riprodotto anche in FISCHBACH, Les principaux ornaments des Tissus jusqu'au XIX siecle, Magonza s.d., V. IIII, tav. 147). Una pianeta dello stesso tessuto, ma rosso, è conservata nella stessa parrocchia, ove è pure una pianeta di damasco dello stesso tipo, ma viola ed ottocentesco. Un velo da calice è anche conservato all'Oratorio del S. Suffragio de Ponzone. E' possibile che il damasco sia stato acquistato usato nella prima metà dell'Ottocento dalla Compagnia del SS. Suffargio
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100024691
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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