confessionale, insieme - bottega lombardo-piemontese (fine sec. XVII)

confessionale, 1692 - 1692

Il confessionale, posto su due gradini, ha due corpi laterali sporgenti. Questi sono decorati sul fronte con nicchie in cui vi sono i 4 Evangelisti scolpiti a tutto tondo, mentre sugli spigoli vi sono angeli telamoni, che sorreggono una trabeazione su cui poggia la parte superiore del confessionale; essa va restringendosi dalle ali verso il centro, fino al coronamento con due putti su un timpano triangolare e un'edicola con un santo vescovo. Al di sotto vi sono tre altorilievi ovali con fogliami che fanno da cornice. Sono raffigurati: a sinistra Santa Maria Maddalena unge i piedi di Cristo, a destra Il miracolo del paralitico, al centro La consegna delle chiavi

  • OGGETTO confessionale
  • MATERIA E TECNICA legno di noce/ scultura/ intaglio
  • AMBITO CULTURALE Bottega Lombardo-piemontese
  • LOCALIZZAZIONE Vercelli (VC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera, datata 1692, è stata pubblicata da Mallè come una delle più pregevoli opere scultoree piemontesi del'600, tuttavia la mancanza di documenti che confermino la paternità a un artista locale lascia ancora aperto ogni tipo di ipotesi (MALLE' L., 1969, ill. 274). Infatti mentre Marangoni e Sereno sono concordi nel considerare il confessionale opera di uno scultore dell'area biellese, fornendo il nome di Giovanni Vaglio da Pettinengo, Brizio è più propensa a considerarlo un'opera che richiama i caratteri della scultura bergamasca dei Fantoni, confrontandola con un confessionale della chiesa di Zanobbio, di Andrea Fantoni (MARANGONI G., Vercelli, il biellese e la Valsesia, Bergamo 1931, p. 115; SERENO L.M., Mostra intagliatori biellesi alla Mostra del Barocco, in Illustrazione biellese, Biella 1937, a. VII, n. 9-10, pp. 23 e seg.; BRIZIO A.M., Catalogo delle cose d'arte: Vercelli, Roma 1935, p. 44). In effetti i richiami all'arte di Andrea Fantoni sono evidenti soprattutto negli altorilievi, dove le figurine si stagliano dal fondo con una ricchezza di particolari e precisione di intaglio che raramente troviamo nella scultura vercellese (TIRLONI P., Andrea Fantoni, Milano 1939). In essi sembra inoltre di intravvedere un tipo di composizione e di disposizione spaziale delle figure, come ad esempio negli Evangelisti, che è ancora di gusto manieristico, non privo di qualche reminiscenza della cultura veneta tardo-cinquecentesca (si veda l'impianto scenico della "Lavanda dei piedi"). Se si tiene in considerazione il fatto che la chiesa di San Bernardo era diventata, a partire da 1522, sede degli Agostiniani della Congregazione di Lombardia, l'ipotesi che il confessionale provenga dall'area lombarda diventa più plausibile. (LEBOLE D., La chiesa biellese nella storia e nell'arte, Biella 1962)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100023921-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • ISCRIZIONI Su una cornice all'interno dell'altorilievo di destra - SUB PRIORATU. P./ IOSEPH AUGUSTINI CABIATI VERC./ 1692 - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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