Madonna del Rosario con San Domenico e Santa Caterina da Siena
Il dipinto rappresenta la Madonna in trono con la veste rosa e il manto azzurro, mentre tiene nella destra il Rosario e con la sinistra regge il Bambino; questi, in piedi, vestito di un panno bianco, posa una corona di rose sul capo di Santa Caterina, che, a destra del trono e vestita da suora domenicana, regge un giglio e ha ai piedi un gran fascio di rose bianche e rosa. A sinistra San Domenico col saio bianco e il mantello nero e, vicino a lui, un cane che regge in bocca una torcia accesa. Ai piedi del Bambino due teste di cherubini e una tovaglia rosso vivo che copre una parte del trono. In alto pesanti tende grigio-rosa trattenute da tre angioletti, uno col rosario in mano e, più sotto, cinque teste cherubiche. Sullo sfondo, dove predomina il color seppia, un massicio pilastro, una colonna e delle arcate; da un uscio esce una donna con un calice e un libro in mano. La cornice in legno dorato è intagliata a piccole foglie
- OGGETTO dipinto
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MISURE
Altezza: 400
Larghezza: 240
- AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
- LOCALIZZAZIONE Livorno Ferraris (VC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La Compagnia del Rosario, al cui altare si trova la pala, fu eretta nella parrocchiale di Livorno nel 1830 (Archivio Parrocchiale, 1830). Ma la commessa del dipinto sembra di molto precedente; infatti, tenendo conto della consacrazione della chiesa nel 1778 e in base ai dati di stile, può essere datato al tardo'700 (ORSENIGO R., Vercelli sacra, Como 1909, pp. 281-284). Non avendo però dati precisi e tenendo conto della trasformazione della chiesa iniziata nel 1834, potrebbe trattarsi di opera accademica dell'800, levigata e che si rifà nell'impostazione tradizionale a modelli più antichi. Lo stesso discorso è stato fatto per la tela raffigurante Sant'Isidoro nella stessa chiesa. Il dipinto rappresenta l'apparizione della Vergine del Rosario a San Domenico, un episodio non storico della vita del santo, diffuso dal secolo XV; il cane è un attributo riferentesi al sogno fatto dalla madre, la beata Giovanna, di partorire un cane dal mantello bianco e nero con una torcia fiammeggiante in bocca, con la quale avrebbe infiammato il mondo (Bibliotheca Sanctorum, Roma 1961, vol. IV, pp. 727-734). San Domenico è spesso associato a Santa Caterina col giglio e l'abito monacale da domenicana, in una rappresentazione che divenne sempre più popolare con l'istituzione della festa della Madonna del Rosario da parte di Pio V nel 1571 (Bibliotheca Sanctorum, Roma 1961, vol. III, p. 1035)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100023896
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1980
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0