crocifissione di Cristo con la Madonna, Santa Marta e confratelli

dipinto, 1572 - 1572

Al centro della composizione vi è la croce con il Cristo crocifisso. A sinistra la Vergine sorretta da un gruppo di donne, a destra sei confratelli inginocchiati, appartenenti alla Confratenita di Santa Marta, presentati dalla loro protettrice; la santa tiene nella mano destra una corda alla quale alla quale è legato il drago di Tarascona che sta addentando il capo di un giovane riverso a terra

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Oldoni Boniforte (1520 Ca./ 1586 Ca)
  • LOCALIZZAZIONE Candelo (BI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto venne pubblicato da Lebole nel 1971 come opera autografa di Boniforte Oldoni (LEBOLE D., Storia della Chiesa biellese, Biella 1971, pp. 326 - 327). Venne eseguita dal pittore vercellese per la Confraternita di Santa Marta di Candelo nel 1572; infatti dal "Libro dei conti" della Confraternita risultano numerosi i pagamenti al pittore per l'esecuzione della pala, che venne compiuta a Vercelli e poi trasportata in loco l'anno successivo per essere inserita in una cornice lignea preparata da Materno de Materni. L'opera venne presto smembrata e in parte distrutta in quanto la Confraternita nel 1586 decise di costruire un nuovo oratorio. Si conserva soltato la Crocifissione di Oldoni, che seguì le varie vicende della Confraternita e forse venne inserita nell'altare costruito nel 1708 da Carlo Gaspare Serpentiere nell'oratorio nuovo, ora annesso alla chiesa di Santa Maria Maggiore. Attraverso altre vicissitudini (a noi sconosciute) il quadro giunse nell'oratorio di Santa Croce dove venne trovato da S. Novelli e soltanto recentemente è stato trasportato, per motivi di sicurezza, nella chiesa di San Pietro. L'opera appartiene all'ultima fase di Boniforte. La rigidità del Cristo, il ripetersi dello schema con la Vergine delle pie donne, ormai fin troppo sfruttato, sono sintomo della stanchezza della sua pittura. Il colore dai toni chiari e rosati, i volti aggraziati e il paesaggio a collinette permettono inoltre di avvicinare l'opera alla predella con la Visitazione, Natività, Fuga in Egitto al Museo Civico di Biella, alla pala di Trino, alla Deposizione in San Biagio a Biella, all'Incoronazione del Museo Borgogna a Biella, tutte collocabili nell'arco del decennio 1568 - 1578 (ROMANO G., Casalesi del Cinquecento, Torino 1970, p. 68; AA. VV., Opere d'arte a Vercelli e nella sua provincia, catalogo, Torino 1976, p. 31). Schedatura precedente: Novelli S., 1969
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100021881
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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