coperchio del fonte battesimale, opera isolata di Deva Carlo (ultimo quarto sec. XVII)

coperchio del fonte battesimale, 1682 - 1682

Il corpo inferiore poligonale presenta i tre specchi rettangolari anteriori riccamente intagliati (corrispondenti alle antine apribili) e i due posteriori lisci, intervallati da putti a tutto tondo, volute e conchiglie. Lo specchio centrale è decorato da un bassorilievo raffigurante delle onde e un putto che scherza con dei fiori; gli specchi laterali da onde da cui si dipartono dei gigli. Motivi vegetali compaiono sulla base e sull'architrave, su cui poggia l'edicola, formata da sei pilastri con addossate della colonnine tortili e dalla cupola decorata a onde, poggiante su di una balaustra e culminante con un vaso di conchiglie, con il crocifisso tra due rami di palma

  • OGGETTO coperchio del fonte battesimale
  • MATERIA E TECNICA legno di noce/ sagomatura/ scultura/ intaglio
  • ATTRIBUZIONI Deva Carlo (notizie 1682)
  • LOCALIZZAZIONE Salussola (BI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Da un documento d'archivio si apprende che il battistero venne scolpito da Carlo Deva nel 1682, insieme ai due armadietti a muro. Nella capitolazione, riportata integralmente da Lebole, si legge: "Prim.te d. S. Carlo Deva s'obliga e promette di far costruere il ciborio o sia piramide sopra il vaso del Battistero di bosco di noce si e come li verrà somministrato da sud.i Reggenti di d.a Chiesa, d'altezza di piedi sei circa esclusa la croce e le palme collaterali e di larghezza tutto quello che potrà portare l'architettura e proporzione del vaso marmoreo supposto: di qualità seiangolare e per quattro angoli tutto intagliato e coperto di figure, fiorami e scherzi di scultura... Il rimanente della Machina tutto conforma al dissegno sotto.to dalli Sig.ri Prep.to Vigliani e SS.ri Priori Vigna e Grosso e d. Artefice Deva." (LEBOLE D., Storia della chiesa biellese. Le pievi di Vittimulo e Puliaco, Biella 1979, pp. 258 - 261). Seguono indicazioni per i due armadietti. Il lavoro doveva essere ultimato entro due mesi e il compenso venne stabilito in "brente tre di vino e livre cento quindici di Savoia, cioè metà in dinari contanti, l'altra metà in tanto vino o grano ad elezione del suddetto Artefice et al prezzo corrente...". Su Carlo Deva non sono reperibili altre notizie. In anni recenti è stata rubata la statua posta al centro dell'edicola, raffigurante il Salvatore (LEBOLE D., La chiesa biellese nella storia e nell'arte, Biella 1962, vol. II, pp. 156 e 158). Schedatura precedente: Novelli S., 1969
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100021723
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1979
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Deva Carlo (notizie 1682)

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1682 - 1682

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'