La campagna decorativa si estende sulla volta della navata centrale, per una lunghezza di cinque campate, separate da arconi con decoro a finti lacunari in arancio e marrone, sulla cupola, il catino absidale e la lunetta della controfacciata. Al centro di ogni campata vi è dipinto un medaglione contornato da motivo a ghirlanda di alloro verde. Nel primo è raffigurato Tobiolo e l'angelo; nel secondo s. Vincenzo Ferrer e il Beato Angelo Carletti in gloria tra angeli, nel terzo l'Assunzione della Vergine, nel quarto la gloria del nome della Vergine. Intorno ai medaglioni sono dipinte decorazioni a monocromo non leggibili, ad eccezione della quarta campata, ove sono raffigurate le tavole della legge, simboli pontificali e decorazione vegetali nei toni del marrone-seppia. L'abisde è scompartita in 3 vele: su fondo azzurro intenso sono dipinti, da sinistra, un angelo con l'Eucarestia, uno con la croce e un libro ed un terzo adorante. Nel lunettone della controfacciata su fondo azzurro su nuvole sono dipinti un santo principe (Beato Amedeo ?) con manto rosso e veste ocra con un'arpa; a destra s. Cecilia con manto rosso e veste verde che suona l'organo. Nella cupola è dipinta la Gloria dello Spirito Santo e del Nome di Gesù. [continua nel campo Osservazioni]

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI Doria Nicola (notizie 1853-1855)
  • LOCALIZZAZIONE Chivasso (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La chiesa negli 1853-1854 subì numerosi restauri. Sono, infatti, documentati i lavori di Giulio Borghesio (cfr. "Riduzione del deconto dei lavori di ristaurazione eseguiti dal capo mastro Giuseppe Borghesio, Chivasso, 20/06/1855") per un totale di L. 1028.15, secondo la convenzione stipulata il 7/7/1853. Egli allestì i ponteggi per l'intervento del pittore Nicola Doria che doveva interessare tutta la chiesa e preparò i muri per ricevere gli affreschi (cfr. "Convenzione", 1853, fol. 2), terminando il lavoro nel 1855. Sono documentati numerosi pagamenti al pittore Nicola Doria che si dichiara nativo di Chivasso. Il 16 ottobre 1853 "Doria Nicola pittore L. 150 a conto anticipata per i lavori d'artista nella chiesa"; 18 dicembre 1858 "L. 250 al pittore Nicola Doria a conto dell'importo di lavoro da pittore fatti nella chiesa"; 8 agosto 1855 è datata una dichiarazione del Doria, attestante il ricevimento di L. 115 e di L. 35 a suo nome a Giulio Fantoni "per li lavori e pitture di cui nel contratto", purtroppo non reperito. L'intervento di decorazione della chiesa è ricordato in C. Mossetti, L'intervento di Vittone a Chivasso dai registri di una confraternita, in "Ricerche di Storia dell'arte", n. 10, Roma, 1980, p. 111
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100021275-0
  • ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1979
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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