Tipologia alla romana. Sono stati utilizzati marmi bianco, grigio, giallo, rosso. E'costituito da piani sovrapposti, bombati e mistilinei. Mensa in marmo grigio, sorretta da due volute percorse da nervature in marmo giallo. Nella mostra centrale è presente una centinatura rossa delimitata da cornice mistilinea con valva di conchiglia posta nella parte inferiore. La mensa è sormontata da due gradini ornati da specchiature rettangolari, profilati lateralmente da elementi a voluta e, superiormente, da cornici modinate, lievemente aggettanti. Al centro è collocato il tabernacolo con struttura a parallelepipedo, angoli smussati. In corrispondenza di essi, paraste lisce con decoro a ghirlanda floreale in ferro battuto e capitello a voluta. Portella centinata ornata dallo stemma raggiato con monogramma, proprio della confraternita
- OGGETTO altare maggiore
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ATTRIBUZIONI
Feroggio Giovanni Battista (1723/ 1797)
- LOCALIZZAZIONE Chivasso (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Nella congregazione del 7 maggio 1776 venne approvata la decisione di formare un nuovo altere maggiore ed una balaustra, secondo i disegni già presentati dall'architetto regio Giovanni Battista Feroggio alla confraternita in data 6 luglio 1775 e fatti esaminare dall'architetto P. L. Garrone. Il Feroggio redasse una prima istruzione ed un calcolo della spesa necessaria per la costruzione il 5 marzo 1775 e per essi venne pagato il 9 marzo dell'anno successivo. Due fogli di disegni ritrovati tra le carte della confraternita sembrano corrispondere a tale istruzione. Il preventivo dell'architetto ammontava a L. 2527.10, compresa la balaustra e, non potendo sostenenere la spesa, la confraternita inoltrò una domanda a S. Maestà per poter usufruire dei marmi custorditi nei depositi regi. Nel 1778 venne comunicata l'autorizzazione a concedere i marmi richiesti, purché la confraternita pagasse "il prezzo d'escavazione ed abbozzamento". Probabilmente, il progetto originario venne abbandonato. Il capomastro Aprile si impegnò a costruire l'altare maggiore il 5 luglio 1780, secondo il disegno e le istruzioni del Feroggio, dettate il 20 maggio dello stesso anno, per la somma di L. 1075. Al 7 dicembre 1806 risale la fattura del minusiere Francesco Aperlo per "due scalette dietro l'altar maggiore e il ripiano co suoi balustrini per fattura L. 8". L'altare odierno risulta essere una semplificazione dei disegni trovati. La notizia è riportata in C. Mossetti, L'intervento di Vittone a Chivasso dai registri di una confraternita, in "Ricerche di Storia dell'arte", n. 10, Roma, 1980, pp. 109-110, figg. 5-6
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100021265
- ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1979
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI tabernacolo/ portella/ al centro/ entro stemma - I H S - a rilievo - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0