San Sebastiano, San Rocco e San Fabiano

dipinto,

Una cornice di colore grigio a motivi decorativi triangolari contorna l'affresco. Le tre figure sono poste all'interno di un ambiente architettonico, probabilmente un palazzo; il pavimento è di colore rosa, la parete di fondo, con quattro decorazioni elaborate chiuse da due colonne, è di colore grigio; la parte superiore è giallo oro. Da sinistra: S. Sebastiano legato alla colonna trafitto dalle frecce, con il perizoma bianco, la carnagione rosa e i capelli biondi. San Rocco con il bastone da pellegrino, nell'atto di mostrare la ferita, in abito blu, mantello rosso con interno verde e i calzari neri, San Fabiano, che impugna il bastone e porta in capo il triregno, indossa una camicia binca coperta da una tunica blu e da un mantello ocra con l'interno rosso

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
  • LOCALIZZAZIONE Stroppo (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Rispetto ad altri affreschi dipinti sulle pareti della Chiesa di San Pietro, questo è assai modesto. Tuttavia contribuisce anche questo alla realizzazione di questo insieme, dove architettura, pittura e scultura (provengono da questa chiesa due sculture conservate nella Canonica della Chiesa Parrocchiale di Stroppo) diventano espressione del modo popolare di concepire la religione. Anche questo affresco si colloca nel quattrocento. Va confrontato con quello di San Pietro, collocato nella parete di fondo della navata laterale destra. Alla base del dipinto restano tracce di un'iscrizione, ma completamente illeggibili. Sembra essere stato oggetto di ridipintura sommaria, che ha ripreso solo le linee, trascurando i chiaro scuri. Inusuale lo sfondo a motivi di carattere architettonico. L'identificazione del santo di destra per San Fabiano. è dovuta a segni papali che lo contraddistinguono, il triregno in capo e la mano benedicente, e al fatto che viene spesso rappresentato insieme a San Sebastiano (cfr. A. Arnaudo, La Chiesa di S. Peyre a Stroppo, in "Cuneo Provincia Granda", Cuneo 1954, pp. 36-38; G. Ravera, Scopriamo la Val Maira. S. Peyre di Stroppo, in "Cuneo Provincia Granda", Cuneo 1967, n. 2, pp. 42, 43). Alcuni colori sono ossidati. Una crepa di notevoli dimensioni taglia la parte destra dell'affresco e continua nella parete. Nel 1965 è stato effettuato un intervento di restauro dalla Soprintendenza dei Beni Artistici e Storici del Piemonte, diretto dalla Dott.ssa Noemi Gabrielli e realizzato da Antonietta Beyton: consolidanmmento degli intonaci e stuccatura delle lacune e delle lesioni (cfr. presso B.S.A. TO, la perizia di spesa n. 22 del 5/5/1965). Tradizionalmente la Chiesa viene chiamata Chiesa di San Peyre
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100020928
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1979
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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